Contratto sanità, trattativa ancora aperta. La Cisl: "Serve chiarezza e devono decidere le Rsu del comparto"
Il sindacato ha inoltre presentato una propria piattaforma per arrivare alla quadra e sottoscrivere un contratto moderno in grado di valorizzare tutti i comparti che quotidianamente si spendono nelle rispettive mansioni

TRENTO. "E' stato un incontro interlocutorio ma sono emerse ancora spinte corporative di alcune sigle che non aiutano a valorizzare tutte le professionalità della sanità", queste le parole di Giuseppe Pallanch, segretario della Cisl Fp, che aggiunge: "Chiediamo all'amministrazione provinciale di quantificare l'ammontare delle risorse aggiuntive e un ruolo di primo piano delle Rsu dell'Azienda sanitaria nell'assegnazione dei fondi".
A questo proposito la Cisl aveva già inviato in tempi non sospetti una lettera al presidente Ugo Rossi e all'assessore Luca Zeni per avviare questo processo. "L’impegno della Giunta - aggiunge il segretario - deve quantificare risorse certe e aggiuntive per accompagnare il piano di valorizzazione di tutte le professionalità necessario per far camminare il comparto e accompagnare il settore in questo percorso di riqualificazione e omogenizzazione, che riguarda tutte le professioni sanitarie e non".
Il sindacato ha inoltre presentato una propria piattaforma per arrivare alla quadra e sottoscrivere un contratto moderno in grado di valorizzare tutti i comparti che quotidianamente si spendono nelle rispettive mansioni.
"Abbiamo ribadito - aggiunge Silvano Parzian della Cisl - la necessità che siano i lavoratori a decidere come destinare le risorse aggiuntive, ma prima di tutto servono certezze economiche e la valorizzazione della Rsu aziendale che non può rimanere inascoltata. E' importante un accordo, trasversale, che può garantire a tutti i lavoratori il riconoscimento delle professionalità e dell’apporto che a diverso titolo lavorano in un’Azienda da oltre 8 mila dipendenti ogni giorno al servizio dei cittadini".
Sono tanti i punti all'ordine del giorno che la Cisl intende migliorare: si va dall’aggiornamento delle indennità di turno alla valorizzazione dell'operatore socio-sanitario. Ma anche l'omogenizzazione con le Autonomie locali del personale tecnico amministrativo e operaio, così come l'erogazione in armonia con la Provincia del trattamento di fine servizio e la riqualificazione di tutto il personale in turno.
"L'apertura mostrata dall'assessore Luca Zeni - conclude Pallanch - è positiva, ma serve un intervento incisivo e risorse adeguate. E' fondamentale quantificare e valutare le risorse aggiuntive: la trattativa deve però avvenire in azienda con la partecipazione della Rsu e assicurando una maggiore chiarezza per quanto riguarda l'utilizzo delle risorse"