La Cgil sfiora i 42 mila iscritti, il 18,6 per cento sono lavoratrici e lavoratori stranieri
Secondo i dati riferiti al 2017, il 60 per cento degli iscritti attivi ha tra i 41 e i 60 anni. Aumenta, però, l'appeal nei confronti delle nuove generazioni

TRENTO. Sono in aumento gli iscritti alla Cgil del Trentino. Secondo i dati del 2017, sono 41.815 gli iscritti, 1.839 in più rispetto al 2016.
La categoria più numerosa, tra i lavoratori attivi, è la Filcams (commercio e servizi), con 6.459 tessere, seguita dalla Fillea (costruzioni e lapidei) con 5.185 iscritti e dalla Funzione pubblica, con 4.658 tesserati. Dieci anni fa, nel 2007, gli iscritti alla Cgil del Trentino erano 39.107.
Il 18,6 per cento degli iscritti è composto da lavoratrici e lavoratori stranieri. La nazionalità maggiormente rappresentata è quella rumena con 2002 iscritti, seguita da Albania e Marocco.
Sul totale degli iscritti il 56 per cento sono uomini, il 44 per cento donne. Le categorie con la maggiore componente femminile sono la Flc (settore conoscenza), la Funzione Pubblica e la Filcams.
Oltre il 60 per cento degli iscritti attivi (esclusi i pensionati) ha tra i 41 e i 60 anni; le categorie con la maggiore percentuale di giovani sono il Nidil, che rappresenta i lavoratori atipici con il 54,5 per cento, seguita dalla Filcams (33,7 per cento) e dalla Fillea (33,7 per cento).
Le categorie che hanno registrato l'incremento più significativo rispetto al 2016 sono la Filcams (+834 iscritti) e il Nidil (+692).
Se in passato potevano esserci dei problemi sull'intercettazione dei giovani, ora le cose sembrano cambiate con un aumento dell'appeal nei confronti delle nuove generazioni. “Si può sempre fare di più – ha spiegato il segretario della Cgil Franco Ianeselli – ma abbiamo affrontato i vari problemi che ci sono stati a partire dalle difficoltà di entrare nel mondo del lavoro e i contratti precari che ci sono. Abbiamo messo in campo diversi servizi e siamo presenti in tutti i comparti”. Non mancano poi le campagne nelle scuole sui percorsi lavoro.