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Sanità, la Cisl a Zeni: "Si valorizzino le professionalità di tutti. Si quantifichino risorse certe e aggiuntive"
Un mese fa il tavolo tecnico con l'assessore aveva fatto ben sperare i sindacati ma ad oggi nulla si è mosso. Cosa si chiede? Si va dall’aggiornamento delle indennità di turno alla valorizzazione dell'operatore socio-sanitario ed altro

TRENTO. "Dopo un mese il fronte della sanità ancora non si muove. Siamo pronti a organizzare dei presidi informativi negli ospedali trentini per far valere le nostre ragioni: è tempo che tutte le professionalità del settore vengano valorizzate", queste le parole di Giuseppe Pallanch, segretario della Cisl Fp, che aggiunge: "Chiediamo all'amministrazione provinciale di quantificare l'ammontare delle risorse aggiuntive e un ruolo di primo piano delle Rsu dell'Azienda sanitaria nell'assegnazione dei fondi. Serve rilanciare una nuova alleanza con il cittadino".
A questo proposito la Cisl aveva già inviato nei mesi scorsi una lettera al presidente Ugo Rossi e all'assessore Luca Zeni per avviare questo processo. Si è svolto anche un tavolo tecnico, dall'esito però interlocutorio e tanto lavoro è rimasto da chiarire. "L’impegno della Giunta - prosegue il segretario - deve essere quello di quantificare risorse certe e aggiuntive per accompagnare il piano di valorizzazione di tutte le professionalità necessario per far camminare il comparto e accompagnare il settore in questo percorso di riqualificazione e omogenizzazione, che riguarda tutte le professioni sanitarie e non".
Il sindacato ha inoltre presentato una propria piattaforma per trovare la quadra e sottoscrivere un contratto moderno in grado di valorizzare tutti i comparti che quotidianamente si spendono nelle rispettive mansioni.
"Abbiamo ribadito - evidenzia Silvano Parzian della Cisl - la necessità che siano i lavoratori a decidere come destinare le risorse aggiuntive, ma prima di tutto servono certezze economiche e la valorizzazione della Rsu aziendale che non può rimanere inascoltata. E' importante un accordo, trasversale, che può garantire a tutti i lavoratori il riconoscimento delle professionalità e dell’apporto che a diverso titolo lavorano in un’Azienda da oltre 8 mila dipendenti ogni giorno al servizio dei cittadini".
Sono tanti i punti all'ordine del giorno che la Cisl intende migliorare: si va dall’aggiornamento delle indennità di turno alla valorizzazione dell'operatore socio-sanitario. Ma anche l'omogenizzazione con le Autonomie locali del personale tecnico amministrativo e operaio, così come l'erogazione in armonia con la Provincia del trattamento di fine servizio e la riqualificazione di tutto il personale in turno.
"L'apertura mostrata dall'assessore Luca Zeni - conclude Pallanch - era stata positiva, ma serve che alle parole seguano i fatti e risorse adeguate. E' fondamentale quantificare e valutare le risorse aggiuntive: la trattativa deve però avvenire in azienda con la partecipazione della Rsu e assicurando una maggiore chiarezza per quanto riguarda l'utilizzo delle risorse. Oggi però tutto è ancora fermo e non possiamo permetterci di perdere altro tempo".