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Sull'A22 la benzina supera il tetto dei 2 euro al litro. Staffler: "L’Austria distrugge il mercato con un dumping sleale"

Alla stazione di servizio Nogarole Rocca il prezzo della benzina al ''servito'' è arrivato a quota 2,08 euro al litro mentre il diesel era a 1,96 euro. Una crescita esponenziale nonostante ancora debba cominciare l'estate

Pubblicato il - 12 giugno 2018 - 17:48

TRENTO. Era dal 2012 che non si superavano i 2 euro al litro ma sull'autostrada del Brennero, in questi giorni, si è tornati 6 anni indietro. Per l'esattezza alla stazione di servizio Nogarole Rocca il prezzo della benzina al ''servito'' è arrivato a quota 2,08 euro al litro mentre il diesel era a 1,96 euro. Una crescita esponenziale nonostante ancora debba cominciare l'estate (periodo dell'anno durante il quale storicamente i prezzi crescono) e nonostante non ci siano particolari rincari nel prezzo del petrolio. 

 

Cosa sta succedendo allora? Il problema sarebbe da cercare nella vicinanza con l’Austria: "È un circolo vizioso e assurdo — ha spiegato Haimo Staffler, presidente dell’Associazione liberi distributori dell’Alto Adige — perché l’Austria distrugge con un dumping sleale sul prezzo del gasolio ogni concorrenza, costringendo i distributori a sud del Brennero ad alzare ulteriormente i prezzi, perdendo così ancora più clienti. Con i Tir di lunga percorrenza, che hanno serbatoi da 1.600 litri — aggiunge Staffler — facendo il rifornimento in Austria risparmi anche più di 600 euro a pieno. In questo modo l’Austria attira Tir da mezza Europa e poi si lamenta per l’aumento di traffico sull’asse del Brennero. Non si fa così tra vicini". 

 

Ma il mercato è libero ed essere un territorio di confine ha i suoi pro e i suoi contro. Dal canto suo l'Italia resta il Paese con il più alto prezzo della benzina in Europa, secondo solo ai Paesi scandinavi e all'Olanda. La ragione è presto detta: paghiamo tasse antichissime che risalgono alle sventurate esperienze coloniali, come la guerra d'Etiopia del 1936. Il nuovo governo Lega - 5 Stelle ha previsto di eliminare le ''componenti anacronistiche delle accise sulla benzina''. In realtà le diverse accise, oggi sono unificate in un'unica imposta fissa di 0,728 euro al litro sulla benzina e di 0,61740 per il gasolio.

 

Per ridurla di un quarto serviranno, però, circa 6 miliardi di euro che andranno pescati da qualche altra parte.

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