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Coronavirus, in piena pandemia la Cantina Vivallis scommette sulla ripresa: un nuovo showroom, sale di eventi e degustazioni e apre un nuovo punto vendita
La cantina nel 2008, durante la crisi mondiale dei mercati aveva lanciato un grande progetto di ristrutturazione. Ora nel 2021 lo ha terminato con l'apertura anche di un nuovo punto vendita: non sarà solo centro importante per il vino ma anche luogo di cultura e di promozione del territorio

TRENTO. “Un segnale di speranza” è questo quello che vuole lanciare la cantina Vivallis ramo vini della ex Sav di Rovereto. L'azienda nel corso della grossa crisi finanziaria scoppiata nel 2008 aveva deciso di lanciare un grosso progetto di riorganizzazione aprendo il cantiere che un po’ alla volta ne avrebbe radicalmente cambiato la struttura. Nel 2021, nel pieno di un’altra crisi, stavolta causata dall’emergenza pandemica, la Vivallis ha concluso il suo progetto edilizio con l’apertura del nuovo punto di vendita.
Siamo davanti a 25 milioni di investimento, 13 anni di lavori, durante i quali la cooperativa ha aumentato i soci del 50%.
“Vogliamo dare una segnale di rinascita e di speranza”, afferma con orgoglio il presidente Adriano Orsi. “Abbiamo ereditato nel 2005 una struttura che andava completamente ripensata. E così abbiamo fatto”. Ora la cantina si prepara ad una nuova vita. Non sarà solo centro importante per il vino ma anche luogo di cultura e di promozione del territorio.
“Adesso la cantina – prosegue Orsi - è un valore per la comunità, vorrei diventasse un riferimento per l’intera Vallagarina. Non ci occuperemo solo di vino. Questo sarà un punto di incontro, in costante relazione con il territorio e il mondo turistico, per promuovere cultura (anche attraverso la convenzione con il Mart e Casa Depero), iniziative, eventi. Vogliamo valorizzare la qualità e l’eccellenza, con una particolare attenzione al pubblico femminile, un target che sta diventando sempre più importante”.

“Dal punto di vista edilizio il grosso del lavoro è quello che non si vede – afferma il direttore Mauro Baldessari – perché è sottoterra. Nei 5mila metri di interrato abbiamo collocato le nostre cisterne di acciaio Inox e le nuove vasche di cemento armato, che possono contenere 23mila ettolitri di prodotto, in particolare i vini rossi, la barricaia. Produciamo direttamente 160mila bottiglie, quasi interamente collocato nel mercato HoReCa (hotel, ristoranti, catering)”. Il punto vendita, è stato spiegato, diventerà un luogo di accoglienza dove incontrarsi e assaporare i prodotti del territorio.

“Puntiamo anche ai turisti – ha spiegato la responsabile Patrizia Pensini - in particolare al mondo dell’outdoor e della natura. Nogaredo potrà diventare una tappa alla scoperta dei tesori del territorio. Infatti abbiamo realizzato sale multimediali che possono ospitare, oltre alle degustazioni, anche eventi, concerti o mostre”.
La grande sala al pianoterra propone i migliori vini di Vivallis, comprese le nuove etichette ispirate ai quadri di Fortunato Depero, in partnership di Casa Depero, o le etichette di TrentoDoc Arminio 1899, dedicate ad Arminio Valentini di Weinfeld, la più antica casa spumantistica del Trentino, di cui Vivallis raccoglie l’eredità.
Ad oggi la cantina occupa stabilmente 29 persone, che raddoppiano nel periodo della vendemmia.