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Coronavirus, sempre più famiglie in difficoltà. Coldiretti del Trentino: ''Servono misure economiche nuove e velocizzare i bandi per portare aiuti''
Coldiretti a livello nazionale ha raccolto oltre 5 milioni di chili di prodotti tipici Made in Italy a chilometri zero e di altissima qualità distribuiti poi per garantire un pasto di qualità ai più bisognosi di fronte alla crescente emergenza provocata dalla pandemia Covid

TRENTO. “E' importante il cibo raccolto ma questo deve essere affiancato ad altri provvedimenti per aiutare le tante famiglie in difficoltà”. A dirlo è il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige, Gianluca Barbacovi commentando la raccolta di cibo lanciata da Coldiretti a cui hanno partecipato agricoltori italiani per aiutare a superare l’emergenza economica e sociale provocata dalla diffusione del coronavirus.
“E' necessario integrare – ribadisce Barbacovi - questi interventi con adeguate misure economiche e velocizzare i bandi per portare aiuti concreti alle persone in difficoltà”.
Secondo le stime preliminari dell’Istat un milione di italiani si trova in povertà assoluta, un dato che porta a circa 5,6 milioni il numero complessivo di individui in grave difficoltà. Dall’inizio della pandemia Covid sono stati stanziati 340 milioni di euro per l’assistenza alimentare agli indigenti attraverso pacchi di cibi e forniture alle mense.
In questo periodo difficile è fondamentale aiutare il prossimo il più possibile non solo attraverso offerte alimentari ma anche economiche. “Stiamo rilevando una situazione di crisi in cui si trova un numero crescente di persone costrette a far ricorso alle mense dei poveri e ai pacchi alimentari, anche per le limitazioni rese necessarie dalla pandemia”
Tra i nuovi poveri ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, persone che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid.
“Si tratta di persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa Barbacovi – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche. Contro la povertà è cresciuta la solidarietà che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini”.
Coldiretti ha raccolto oltre 5 milioni di chili di prodotti tipici Made in Italy a chilometri zero e di altissima qualità distribuiti poi per garantire un pasto di qualità ai più bisognosi di fronte alla crescente emergenza provocata dalla pandemia Covid.
“Con l’iniziativa Spesa Sospesa organizzata a dicembre in Piazza Dante a Trento abbiamo voluto dare un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori e dei cittadini trentini verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche”, conclude Barbacovi nel sottolineare che “il nostro obiettivo è far sì che questa esperienza diventi un impegno strutturale che aggiunge valore etico alla spesa quotidiana dei cittadini del Trentino Alto Adige”.