Il Trentino punta sulla bike economy tra progetti pubblici e privati: "La continuità della rete e la sua omogeneità è il cuore dell’impegno della città"
I ciclo ambasciatori della Bike Long Ride Marche - Europe sono stati accolti a Casa Itas. Presente anche il Comune di Trento: "Il Trentino eccelle nella bike economy: 6 milioni e mezzo di euro investiti in ciclabili in corso di realizzazione e molti progetti ambiziosi in cantiere. Tra questi il completamento della ciclabile lungo la Valsugana e il progetto di collegare Trento con Riva del Garda realizzando la ciclabile lungo il Bus de Vela"

TRENTO. Il Trentino punta e investe sull’economia della bicicletta. Un mix tra progetti comunali e iniziative private per promuovere una mobilità più sostenibile. Un'industria, quella della bike economy, in crescita esponenziale: il fatturato generato dagli spostamenti a pedali in Italia è di quasi 12 miliardi, calcolando anche l’utilizzo della bicicletta in sostituzione di mezzi a motore. Un exploit economico ma anche culturale, visto che i principali drivers della bike-economy sono l’ecologia, la salute, il cicloturismo, la ciclo-mobilità urbana e sostenibile.
Temi questi che sono al centro della Bike Long Ride Marche - Europe, arrivata a Trento con la sua sesta tappa: i ciclo ambasciatori, partiti da Civitanova Marche il 10 settembre scorso, sono stati accolti davanti a Casa Itas, nel quartiere le Albere, dall’assessore alla transizione ecologica e mobilità del Comune di Trento Ezio Facchin e da Luca Petermaier, Responsabile comunicazione della Mutua, partner dell’iniziativa.
Un tour di 1.700 chilometri in 14 tappe, fatto di numerosi incontri con le comunità, le autorità locali e le associazioni di promozione della bicicletta, e con un obiettivo ben preciso. "La Bike Long Ride Marche - Europe vuole promuovere e divulgare i progetti italiani di cicloturismo, le vie ciclabili, le ciclovie, la bike economy e la transizione ecologica", commenta Mauro Fumagalli, fondatore di MarcheBikeLife. "Siamo mossi da passione, gambe e cuore senza tralasciare l'obiettivo di lasciare un segno concreto nel mondo del cicloturismo e della mobilità sostenibile mettendo a disposizione la nostra professionalità nell'intercettare azioni che possano portare beneficio al nostro Paese. Pedaleremo per promuovere il cicloturismo e affermare quanto sia importante questo segmento per migliorare la vita di tutte e tutti noi".
L’incontro tra la Bike Long Ride Marche - Europe e la città di Trento è stata l'occasione per presentare e consegnare simbolicamente un dossier delle iniziative messe in atto dal Comune di Trento a favore della mobilità sostenibile, un resoconto di progetti virtuosi che verrà portato fino a Bruxelles e presentato all'apposita Commissione turismo e trasporti (Tran) del Parlamento europeo.
Il Comune di Trento ha scelto di investire nell’economia della bicicletta, offrendo nuove occasioni di sviluppo ad un territorio che vanta un contesto ambientale e paesaggistico apprezzato in tutto il mondo: lo dimostrano i 410 chilometri di piste ciclabili, i 500 itinerari di mountain bike, gli 8 bike park, i 14 bici grill.
"La continuità della rete e la sua omogeneità è il cuore dell’impegno della città", spiega Facchin. L'assessora ha messo in luce l’importanza di fare rete e di mettere a confronto i territori per costruire un sistema di mobilità integrato e capillare. "Lavoriamo sulla separazione tra pedoni e ciclisti, usiamo la strada per costruire una ciclopolitana capillare con i fondi Pnrr. I dati ci danno ragione e sono la prova del fatto che il Trentino eccelle nella bike economy: 6 milioni e mezzo di euro investiti in ciclabili in corso di realizzazione e molti progetti ambiziosi in cantiere. Tra questi il completamento della ciclabile lungo la Valsugana e il progetto di collegare Trento con Riva del Garda realizzando la ciclabile lungo il Bus de Vela. La mobilità leggera è un valore da coltivare e far crescere insieme e iniziative come quelle di oggi e come quelle di Itas vanno esattamente in questa direzione".
A mediare l’incontro con le istituzioni è stata Itas Mutua, la compagnia trentina ha sostenuto l’iniziativa Bike Long Ride Marche Europe a testimonianza della sinergia tra iniziative pubbliche e progetti di mobilità privata per far crescere il tessuto sociale della città.
"Al centro ci sono le necessità delle persone ma come Mutua ci muoviamo anche nella direzione di una giusta transizione ecologica: regaliamo tre ricariche in mobilità a chi assicura con noi l’auto elettrica grazie alla nostra partnership con E-gap, stiamo lavorando alla riconversione della flotta aziendale verso sistemi elettrici o ibridi. Ma non solo: disponiamo nei nostri parcheggi di colonnine elettriche dedicate e di un sistema di mobilità sostenibile a disposizione dei nostri dipendenti con 18 biciclette. Da due anni abbiamo lanciato sul mercato Itas Active, una copertura assicurativa dedicata a chi utilizza la bicicletta nel suo tempo libero, per garantire la giusta sicurezza durante gli spostamenti. Più in generale l’impronta ecologica e gli impatti ambientali sono al centro dell’attenzione della Compagnia che nel 2022 ha realizzato un ambizioso piano di risparmio energetico: una decisione che ha consentito l’azzeramento delle emissioni dirette legate a tale consumo, con un beneficio quantificabile in 386 tonnellate di CO2 solo nel 2022", conclude Luca Petermaier, il quale ha illustrato le tante e variegate iniziative messe in campo da Itas sul tema della mobilità sostenibile, per contribuire alla costruzione di un sistema di mobilità green ma anche integrato con prodotti e servizi efficienti e innovativi.