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La “Meccatronica Valley” sulle pagine di Forbes: dal Polo di Rovereto al Progetto Manifattura, ecco il focus sul settore "pilastro per l'economia trentina"
La versione italiana della famosa rivista dedicata all'economia ha dedicato un ampio approfondimenti, nel suo ultimo numero, al settore della meccatronica in Trentino e, in particolare, a Rovereto

ROVERETO. Dal Polo Meccatronica al Progetto Manifattura: Rovereto e il Trentino finiscono sulle pagine di Forbes. Nel numero di marzo 2023 della versione italiana della famosa rivista statunitense dedicata all'economia infatti, in un lungo approfondimento si è parlato proprio del settore della meccatronica trentina e di come negli sia diventato “un pilastro” dell'economia del territorio provinciale, in grado di raccogliere i frutti di anni di investimenti sfruttando in particolare l'interazione tra informatica, elettronica e meccanica nel centro tecnologico roveratano. Un centro d'eccellenza dal quale sono 'usciti', per esempio, anche i componenti del catamarano del campione di vela Ruggero Tita.
Nel corso del 2022 il settore della meccatronica in Trentino con le sue 800 aziende e diecimila addetti, ha segnato numeri importantissimi (Qui Articolo) con una crescita dell'export del 21,6%, si legge nell'articolo: “Nel comparto è risultato vincente soprattutto il segmento delle macchine per la forgiatura dei prodotti in metallo e della componentistica per l'automotive”. Ripercorrendo la storia del comparto sul nostro territorio, nell'articolo si inizia proprio dall'arrivo di aziende come Pirelli nel primo dopo-guerra. È stato nel corso degli anni '80 però che sul territorio provinciale ha preso corpo “una manifattura di alta gamma: avanzata e con zenit nell'automotive, automazione industriale, sensoristica e sistemi intelligenti. Avanzata perché, nel frattempo, oltre al Polo di Rovereto, nella Meccatronica Valley son fioriti il Progetto Manifattura e altri incubatori multisettore tra Trento e Pergine Valsugna, Borgo Valsugana e Mezzolombardo”.
Peculiarità e punto di forza del nostro territorio, scrive Forbes: “E' la sinergia tra iniziativa privata e il sostegno dall'alto. Che anzitutto ha nome Trentino Sviluppo, la società di sistema della Provincia autonoma di Trento nata nel 1986 per supportare le imprese, l'innovazione e il marketing territoriale”. Protagonista assoluto del settore, ovviamente, è il Polo Meccatronica di Rovereto: “Dove grandi gruppi industriali – si legge nell'articolo – da Bonfiglioli a Carl Zeiss, da Ducati energia a Dana mechatronic, collaborano con startup innovative, centri di ricerca come la Fondazione Bruno Kessler e università”. Una collaborazione dalla quale, nel corso degli anni, sono nate tante realtà e novità all'avanguardia nel settore (Qui, Qui e Qui alcuni esempi).
Perché però proprio la meccatronica ha ottenuto negli anni questo ruolo centrale nell'economia trentina? A rispondere sulle pagine di Forbes è Luca Arighi, dg di Adige e Adige-sys, le due aziende di Blm Group: in poche poche parole la forte tradizione meccanica del territorio nel tempo si è evoluta in meccatronica, un'evoluzione favorita dai grandi gruppi industriali presenti negli anni '60 che, in virtù delle grandi dimensioni, hanno sempre operato sui mercati internazionali. Da qui lo stimolo, dato dalla concorrenza a livello internazionale, alla crescita continua del settore. Nell'ambito poi del contesto delineato dallo Statuto d'Autonomia, si legge nell'approfondimento, è stata impostata una politica industriale da cui ha preso forma lo stesso Polo Meccatronica, ma anche il corso dedicato all'Università di Trento, avviato accogliendo una proposta di Confindustria, e poi ancora la nascita degli Istituti di alta formazione professionale. Una tensione ad innovare che, in Trentino: “Ha il suo padre nobile in Bruno Kessler – si legge su Forbes – che contribuì a preparare lo speciale humus di oggi e grazie al quale ha potuto attecchire un'economia della conoscenza tipica delle aree sviluppate”.
Tanti gli esempi riportati di realtà che hanno scelto Rovereto ed il suo Polo Meccatronica per le loro attività: dalla tedesca Sorption Technologies (che punta ad utilizzare il calore di scarto delle navi per dissalare l'acqua a bordo delle navi, Qui Articolo) all'italiana Lithium Lasers fino alla casa automobilistica di nicchia Bermat. Tra le numerose “storie per ridisegnare il futuro” nate nel centro tecnologico roveretano, Forbes cita poi GardaSolar (che produce, tra le altre cose, motori elettrici per natanti), Expert System (che utilizza l'Ia per leggere e analizzare articoli, post e comunicazioni web a favore delle aziende), Energenius (che si occupa di monitoraggio e analisi energetica automatizzata e di telecontrollo degli impianti industriali), Novotic (specializzata nell'automazione dei processi produttivi) e Nplus (che si occupa di sensoristica e illiminotecnica).