A 90 anni dalla posa della croce sul Monte Stivo (FOTO), una giornata di celebrazione per festeggiare l'anniversario: "Un evento molto sentito dalla comunità"
L'inaugurazione avvenne il 17 settembre 1933 dopo che Papa XI invitò a erigere le croci sulle vette italiane più significative. L'iniziativa di Ronzo-Chienis con i territori limitrofi per celebrare e ricordare quel momento storico

RONZO-CHIENIS. Sono trascorsi 90 anni dalla posa della croce sul Monte Stivo. Una ricorrenza celebrata con un articolato programma, una giornata densa di appuntamenti, arricchiti dai concerti del Coro Bianche Zime di Rovereto e dal Coro Incanto Alpino.

La croce, costruita in più pezzi e portata a spalle sulla cima del Monte Stivo, fu inaugurata il 17 settembre 1933 e le comunità che gravitano sulla montagna si sono riunite in questo anniversario speciale.

Nell'anno giubilare straordinario, Papa XI invitò a erigere le croci sulle vette italiane più significative. "Per l'area della Vallagarina - commenta Gianni Carotta, sindaco di Ronzo-Chienis - la scelta cadde sul Monte Stivo.

All'epoca a farsi carico dell'iniziativa fu don Antonio Rossaro. Il sacerdote, che aveva tenacemente ideato e realizzato la Campana dei caduti a Rovereto, radunò i tanti giovani che frequentavano l'oratorio Rosmini".

A 90 anni da quell'avvenimento, il Comune di Ronzo Chienis ha previsto per domenica 17 settembre una giornata di ricordo per celebrare quell'iniziativa. Un appuntamento sostenuto anche dai territori di Rovereto, Vallarsa, Trambileno e Terragnolo, Arco e Dro con la presenza delle istituzioni. Presenti anche i Nuvola nella gestione logistica e organizzativa. La celebrazione è iniziata con la messa alla chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo; poi il concerto del Coro Bianche Zime e del Coro Incanto Alpino al parco urbano di Ronzo-Chienis.

Nel pomeriggio, una delegazione del Coro Bianche Zime è salita sulla vetta del Monte Stivo per depositare una corona e dedicare qualche canzone a quei che salirono in quota. A completare il programma un buffet a base di "salame, pane, formaggio e vino in onore di quella ascesa del lontano 1933. Un ringraziamento a tutti per un evento molto riuscito e sentito dalla comunità, un momento di ricordo per noi molto importante", conclude Carotta.
