Con la sfilata di vacche, capre e cavalli si è conclusa la Festa dell'agricoltura, il presidente degli allevatori: "Questo lavoro è arte"
Nel fine settimana la valle ha ospitato la tradizionale kermesse con due eventi clou: la fiera del bestiame e il Palio delle Frazioni, vinto a sorpresa dalla formazione di Cogolo

TRENTO. La val di Pejo ha fatto da cornice nel fine settimana alla Festa dell'agricoltura. Sono stati due gli eventi clou: la fiera del bestiame di Cogolo ed il Palio delle Frazioni. “Regina “ della storica “Fera de Cogol” è stata designata la vitella di due anni Kersyn, di proprietà di Bianca Bernardi, allevatrice di Celentino. E' stata scelta tra 15 bestie di 16 aziende, suddivise in 9 categorie.
“In Val di Peio l’allevamento è una vera e propria arte – ha detto il presidente degli allevatori della val di Sole Lorenzo Andreotti - portata avanti con impegno e passione; un lavoro non facile – ha aggiunto - in un periodo difficile a causa dei grandi carnivori”.
La rassegna, che abbina il ritorno del bestiame dall’alpeggio, gli antichi mestieri ed i sapori di montagna, si è conclusa domenica 17 settembre con la sfilata di mucche, capre, cavalli ed altri animali domestici e con il “Palio delle Frazioni”: le squadre rappresentative dei 5 paesi della Val di Pejo, in abiti d'epoca, si sono sfidati nella corsa con carriole di legno e secchi, sfalcio a mano di un prato, segagione a mano di un tronco di larice, taglio dei ceppi con accetta e nella realizzazione di una precisa catasta di legna. Poi è stata la volta della scalata del palo della cuccagna e del tiro alla fune. A conquistare il Palio e il trofeo ligneo è stata la formazione di Cogolo, capitanata dal giovane Mattia Canella. La frazione capoluogo della Valeta ha rivinto il Palio dopo diversi anni, precedendo di un soffio Peio Paese (staccato di solo un 1,7 punto) e la grande favorita Comasine, detentrice del Palio. Più distanziate invece le squadre di Celentino e Celledizzo.