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Crisi idrica, sulle Alpi deficit di neve del 56% rispetto al decennio 2011-2021. La Sat: ''Speriamo ancora arrivi l'inverno''
Mentre negli scorsi giorni la Regione Lombardia lanciava l'allarme con un calo del 44% delle riserve idriche rispetto alla media degli ultimi 15 anni anche la commissione glaciologica della Sat spiega come pure sulle montagne si sta verificando un grave calo delle precipitazioni. E se lo scorso anno è stato tra i peggiori di sempre per i nostri ghiacciai questo, se le cose non migliorano, rischia di essere anche peggio

TRENTO. ''Molti in questo periodo dell'anno dicono 'non vedo l'ora arrivi l'estate'. Bene noi aspettiamo ancora che arrivi l'inverno perché le precipitazioni nevose al suolo sono ancora scarse''. E' drammatica la situazione idrica nel nostro Paese e se in Lombardia, dolo pochi giorni fa l'Arpan produceva dati allarmanti (manca già oggi il 44% di acqua nelle riserve idriche della regione e in particolare quella del Garda è sotto del 54,5% rispetto alla media degli ultimi 15 anni), quelli che arrivano dalla Commissione Glaciologica della Sat sono, forse, ancor più inquietanti. ''Per il secondo inverno consecutivo - spiegano - assistiamo ad un generalizzato deficit di neve sulle Alpi, ad oggi pari a circa il -56% rispetto al decennio 2011-2021'' e mostra un grafico (qui sotto) che è tutto un programma.

''La linea rossa - chiarisce - rappresenta l'equivalente in acqua della neve per la stagione in corso, totale su tutte le Alpi italiane. La linea tratteggiata rappresenta l'equivalente idrico totale della neve per la passata stagione, mentre la linea nera e la fascia grigia rappresentano rispettivamente la media nel periodo storico e la variabilità intellettuale''. Insomma dovremmo andare verso la fase di massimo accumulo di neve, ghiaccio e quindi riempire le riserve idriche (oltre che a creare il ''cappotto'' di neve e ghiaccio buono a proteggere i ghiacciai quando arriverà l'estate e lo scioglimento) per la stagione calda che verrà e invece siamo profondamente indietro.
In una situazione che globalmente rischia di essere peggiore di quella dello scorso anno quando i ghiacciai hanno perso tra il 5 e il 10 per cento del loro volume e sono arretrati ovunque in maniera impressionante (qui approfondimento). Insomma il tema dell'acqua rischia di diventare centrale nei mesi a venire con la Lombardia che ha già invitato tutti a non sprecare la risorsa più preziosa che abbiamo per la nostra sopravvivenza e anche sul Garda sono arrivati allarmi in questo senso, come quello del vicepresidente della Comunità del Garda che ha detto: "Se in due mesi le cose non cambiano rischiamo di dover scegliere fra agricoltura e acqua potabile". Aggiungendo che "sono state riscontrate delle difficoltà di pescaggio nella stazione di San Felice del Benaco e Manerba per l'uso idropotabile dell'acqua. Il comparto turistico gardesano e l'agroalimentare mantovano devono tendere insieme al risparmio della risorsa idrica''.
Insomma, in attesa che arrivi l'inverno è bene che la comunità prenda consapevolezza di quello che sta succedendo e si comincino a mettere in campo strategie e misure per risparmiare quel che abbiamo.