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Valanghe, allerta marcata su molte vette tra Trentino, Vicentino, Bellunese e Bresciano. Forte rischio sulle Alpi Occidentali

In vista del weekend ecco allora il bollettino nazionale Aineva che anche in questo caso prevede situazioni che oscillano da un grado debole (1) per passare al moderato (2) e al marcato (3)

Pubblicato il - 27 gennaio 2023 - 20:42

TRENTO. Gli scorsi giorni sono stati tantissimi gli incidenti, purtroppo anche mortali come avvenuto per Arianna Sittoni nel Lagorai e ad Hans Happacher in Val Pusteria, in quota per sciatori e alpinisti travolti da valanghe. Da giorni, d'altronde, i bollettini valanghe sconsigliavano di affrontare certi pendii con allerte ''marcate'' (il grado 3 su 5) in molte delle nostre montagne.

 

In vista del weekend ecco allora il bollettino nazionale Aineva che anche in questo caso prevede situazioni che oscillano da un grado debole (1) per passare al moderato (2) e al marcato (3)

 

In particolare, le Alpi Occidentali sono tutte da ''evitare'' o da affrontare con estrema attenzione con grado di rischio marcato. Ma il pericolo marcato è ben presente anche sulle Alpi a cavallo tra Trentino, Bellunese e Vicentino.

 

 

 

E poi ci sono situazioni a rischio in Val di Sole, nel Gruppo dell'Ortles, sull'Adamello Presenella, Alpi Retiche Orientali e poi in vari punti della Val di Fassa, della Val di Fiemme, quindi ancora nel Lagorai. 

 

 

Questa la situazione. ''I nuovi accumuli di neve ventata e quelli meno recenti possono subire un distacco in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali soprattutto sui pendii ripidi ombreggiati al di sopra dei 2200 metri circa. Particolarmente sfavorevoli - spiega Aineva - sono i pendii in prossimità delle creste. Le valanghe sono per lo più di dimensioni medie. Inoltre, le valanghe possono anche subire un distacco negli strati più profondi. Tali punti pericolosi si trovano sui pendii ripidi e poco frequentati ombreggiati al di sopra dei 2200 metri circa come pure sui pendii soleggiati ripidi al di sopra dei 2500 metri circa. Sfavorevoli sono principalmente i punti di passaggio da poca a molta neve''.

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