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Le Stelle Alpine scricchiolano. Rossi vuole andare solo, Panizza vuole ricucire col centrosinistra ma qualcuno guarda anche alla Lega

Dopo la presa d'atto che il governatore uscente non sarà più il candidato della coalizione, il Patt è in subbuglio. Alcuni stanno sondando l'ipotesi del centrodestra mentre il segretario avrebbe molti dubbi sulla decisione di rompere con il centrosinistra. Rossi è comunque isolato, per questo vuole correre da solo

Di Donatello Baldo - 19 agosto 2018 - 19:07

TRENTO. Che cosa farà ora il Partito Autonomista? Questa è la domanda che tutti un po' si fanno, in attesa di capire se dentro le Stelle Alpine prevarrà la voglia di mollare tutti e andare in solitaria oppure se prevarrà la linea di chi pensa che non ha senso tornare a fare pura testimonianza con un paio di consiglieri per l'intera legislatura. 

 

Ma tra i vertici c'è anche chi guarda alla Lega, alla parte che sosterrà Fugatti per la presidenza: sono gli stufi del centrosinistra che stanno pensando di seguire il ventre molle della base autonomista che in questi anni si è sentito messo da parte, umiliato - a loro dire - da un'alleanza con il Pd, quando si sa bene che le radici del Patt sono ancorate su valori che guardano piuttosto a destra. 

 

Le linee sono infatti tre, che spaccano l'unità apparente di un partito che in tutti i modi, anche con forzature, ha voluto presentarsi in questi giorni come un fronte unico pronto a sostenere anima e corpo il proprio candidato presidente Rossi, anche se tutto il centrosinistra ha deciso di abbandonarlo.

 

Ugo Rossi l'aveva detto: "Correrò comunque". E così è stato annunciato in un comunicato stampa di qualche giorno fa: "Siamo aperti a 360 gradi (rispolverando l'anima block-frei, ndr), uniti attorno al governatore uscente". Un comunicato che riportava le firme di tutti i consiglieri provinciali, interpellati uno a uno alla riunione del giorno dell'assemblea Pd, quella che aveva decretato la fine del sogno del Rossi bis.

 

Ma si apprende che le firme non erano tutte convinte. E una firma - non a caso - manca: quella di Chiara Avanzo che ha dichiarato che il suo nome non appare perché quell'impostazione non la condivide. Ma si apprende anche che lo stesso Franco Panizza, a capo della segreteria, avrebbe qualche perplessità sulla linea del 'da soli contro tutti'.

 

L'idea iniziale era quella di fare non tanto un comunicato stampa ma una vera e propria conferenza stampa. Ma l'idea è sfumata proprio perché non tutti erano convinti, o non tutti avrebbero retto alle telecamere e alle domande dei cronisti: i visi lunghi avrebbero tradito una comparsa imposta dall'obbedienza al capo

 

Rossi è per tentare il tutto per tutto, seguito dai fedelissimi, tra cui Walter Viola che spinge per andare in solitaria, poi dopo le elezioni si vedrà da che parte stare, e magari salta fuori che il Patt diventa l'ago della bilancia. Panizza è invece per pensarci mille volte prima di abbandonare il centrosinistra. Annusata l'aria, dopo le minacce, è tempo di ricucire.

 

Lui è alla guida del Partito Autonomista e preferisce di gran lunga salvare tutti che salvare le ambizioni di uno solo, in questo caso Rossi che per orgoglio vorrebbe andare fino in fondo e non fare più alleanze con chi l'ha tradito rifiutando la sua candidatura. 

 

Ma dicevamo, c'è chi guarda anche alla Lega. Tra questi c'è Luca Giuliani che sembra si stia già muovendo alla ricerca di qualche abbocco con il centrodestra. Movimenti personali, ma forse in rappresentanza di una fronda interna, per saltare subito sul carro sperando nella vittoria o per la preparazione di un terreno fertile in vista delle possibili trattative successive al 21 ottobre nel caso Fugatti non riuscisse a raggiungere il premio di maggioranza.

 

Politicamente, quell'espressione contenuta nel comunicato stampa delle Stelle Alpine è chiara: "Siamo aperti a 360 gradi". significa anche il centrodestra, significa anche la Lega. Significa cioè che l'alleanza del Patt con il centrosinistra era solo strumentale, che i valori condivisi contro sovranismi e populismi non erano così tanto vincolanti.

 

Il Patt, però, diciamolo, non potrà trovare spazio se non nel centrosinistra o in quello che dal centrosinistra risorgerà nell'alleanza con Daldoss. A destra, chi lo vuole Rossi? Impossibile pensare che Fugatti possa accogliere colui che per cinque anni è stato il suo nemico. Le aperture a destra, quindi, presuppongono comunque l'ammutinamento verso il capitano.

 

Al di qua del guado, tra quei 'traditori' che hanno detto no al Rossi bis, ci sarebbe più speranza di poter trovare porte aperte. Lo hanno detto tutti che le Stelle Alpine sono indispensabili, che non si può buttare all'aria vent'anni di centrosinistra. Tra Rossi che vuole andar da solo, quelli che guardano alla Lega e Panizza che vorrebbe ricucire chissà chi vincerà

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