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Sui transfughi di sinistra che saltano sul carro del vincitore deciderà Fugatti. E la posizione di Civettini rimane 'congelata'
Il centrodestra, su proposta della Lega e di Agire, ha proposto il 'niet' all'ingresso di ex Upt, ex Patt e ex Civici all'interno della coalizione. Deciderà il candidato presidente caso per caso, così come su Civettini

TRENTO. "Da parte mia, e quindi da parte della Lega Trentino, non vi è alcuna volontà di accettare la presenza in coalizione di candidati che possono provenire dalle fila di consiglieri del centrosinistra autonomista, ora vicini alla nostra causa solamente per opportunismo". Le parole di Mirko Bisesti, segretario della Lega, arrivano alle redazioni nel pomeriggio di ieri, prima della riunione della coalizione di centrodestra. La linea è tracciata.
"L’opportunismo dettato dai sondaggi a nostro favore che si trasforma in voglia di saltare sul carro del vincitore con tanta nonchalance e trasformismo non sono certamente per me dei valori e spero che questo messaggio sia chiaro a tutti".
"Noi siamo alternativi al centrosinistra - sottolinea Bisesti - e ci ricordiamo bene quando quegli stessi soggetti che ora ci adulano, sostenevano un sistema dove qualcuno si poteva permettere di creare problemi sul lavoro a chi era della Lega, definendoci matti e peggio ancora. Concetti fuori da ogni logica e contrari al principio di democrazia. La coerenza è un valore per me fondamentale e perciò mi auguro che non solo la Lega ma tutta la Coalizione possa adottare questa linea".
E la coalizione, che si è riunita poco dopo, ha ratificato, anche se l'ultima parola spetta al candidato presidente che valuterà caso per caso. Sul tavolo si sono fatti anche dei nomi, come quello di Chiara Avanzo che potrebbe collocarsi con Forza Italia, quello di Luca Giuliani che potrebbe collocarsi invece con l'Udc di Bezzi.
Ma si è parlato anche di Piero Degodenz e di Mario Tonina dell'Upt. Qualche forza politica era più possibilista di altre, ma le porte rimarranno chiuse ai transfughi: Lega e Agire di Claudio Cia non sono disponibili all'operazione 'dentro tutti'.
Si è parlato anche dei civici, che da un momento all'altro si sono ritrovati senza più candidato presidente dal momento che Carlo Daldoss, dopo il tentativo ci convergere sul centrosinistra, ha dato l'addio alla scena politica. In particolare si è parlato di Mattia Gottardi e Bruno Groff, rispettivamente sindaco di Tione e Frassilongo.
I due erano esponenti della destra di quello che fu il partito dei sindaci di Valduga e Oss Emer, ma le loro esternazioni contro la Lega e il centrodestra hanno pesato e alla fine il tavolo ha fatto saper a Fugatti che nemmeno loro sarebbero considerati benvenuti.
Il punto all'ordine del giorno che doveva sciogliere le riserve su Claudio Civettini è stato messo in stand-by. Il consigliere uscente di Civica Trentina, eletto però con la Lega dal quale se n'è andato sbattendo la porta, è inviso al Carroccio e a Claudio Cia. Fosse per Bisesti e per Savoi gli si dovrebbe dare il benservito ma la questione è delicata. Ci sarà un confronto tra Fugatti e Borga, leader della Civica, e poi deciderà il candidato presidente.