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Caro bollette, Ferrari (Pd): “Alla Pat arrivano 35 milioni di euro di energia gratuita all'anno: si dia priorità a Case di riposo e acquedotti comunali"

Il Partito democratico ha depositato oggi una mozione per chiedere alla Giunta di impegnarsi in diversi ambiti per far fronte all'emergenza determinata dal caro energia: “Non molti sanno che i concessionari di derivazione a scopo idroelettrico debbano fornire annualmente alla Pat una quantità di circa 140 milioni di kWh di energia elettrica gratuita per un controvalore di circa 35 milioni di euro. Si preveda un'assegnazione prioritaria per acquedotti e Case di riposo”

Di Filippo Schwachtje - 21 settembre 2022 - 18:39

TRENTO. “L'aumento del costo dell'energia sta colpendo duramente le famiglie e le imprese anche nel nostro territorio e le risposte sino ad ora offerte dalla Giunta provinciale appaiono inadeguate”. Sono queste le parole con le quali la capogruppo in consiglio provinciale del Pd Sara Ferrari presenta la mozione depositata oggi dagli esponenti dem per far fronte al caro bollette. Diverse le proposte lanciate nel documento (a prima firma del consigliere Alessandro Olivi), dall'ipotesi di modificare lo Statuto del Trentino Alto Adige per riservare una parte degli extra-profitti della produzione idroelettrica come quota di energia gratuita per famiglie e imprese fino all'utilizzo dei circa 140 milioni di kWh 'gratuiti' ricevuti ogni anno dalla Pat per sostenere Case di riposo e acquedotti comunali.

 

“La distribuzione polverizzata di un bonus di 180 euro a tutte le famiglie – scrive infatti Ferrari – è una misura insufficiente e per di più iniqua perché non prevede alcuna attenzione ai ceti più deboli. La proposta di legge della Giunta per la proroga delle concessioni idroelettriche rischia poi di aprire l'ennesimo contenzioso costituzionale con lo Stato, minando la credibilità della nostra stessa autonomia”. Ma in questa fase, continua la capogruppo del Pd: “Ci sono soluzioni più efficaci e sicure come quelle che si possono adottare valorizzando in modo propulsivo e 'creativo' proprio le opportunità offerte dallo Statuto di cui abbiamo recentemente celebrato i 50 anni”. Statuto che, all'articolo 13, precisa Ferrari: “Prevede che i concessionari di derivazione a scopo idroelettrico debbano fornire annualmente alla Provincia una quantità di circa 140 milioni di kWh di energia elettrica gratuita, per un controvalore di circa 35 milioni di euro”.

 

Questa energia viene a sua volta assegnata dalle autorità ad una serie di utenze di pubblico interesse, si legge nella nota dei dem, che nella attuale situazione di crisi “devono essere riviste per venire incontro ai soggetti più vulnerabili”. La crisi energetica attuale infatti, sottolinea Ferrari: “Suggerisce di modificare il piano annuale di distribuzione elettrica gratuita in dotazione alla Provincia, prevedendo un'assegnazione prioritaria per quelle utenze che incidono direttamente sui maggiori costi a carico delle famiglie. Si pensi agli acquedotti comunali e alle Case di riposo: in entrambi i casi è necessario frenare l'aumento delle tariffe e delle rette”. Più in prospettiva poi, si legge nella nota: “Ritenendo che in tale situazione congiunturale non sia pensabile alcuna forzatura da parte della Giunta provinciale nei rapporti con lo Stato, è utile procedere ad una modifica del suddetto articolo 13 dello Statuto del Trentino Alto Adige, attraverso la procedura pattizia dell'intesa appositamente prevista dalla norma”.

 

In poche parole, le modifiche proposte dal Partito Democratico riguardano “la previsione della riserva di una parte del contributo straordinario degli extra-profitti energetici legati alla produzione idroelettrica, oggi devoluto totalmente a vantaggio dello Stato, in capo alle Province autonome di Trento e di Bolzano sotto forma proprio di quota di energia gratuita da distribuire ai soggetti portatori di interesse pubblico, alle famiglie e, nel rispetto dei limiti concernenti gli aiuti di Stato, anche alle imprese in difficoltà tenuto conto che le due Province autonome sono titolari per il rispettivo territorio del demanio idrico”. La modifica dell'articolo 13 potrebbe poi estendersi “alla previsione della possibilità di una proroga delle concessioni in essere” scrive il Pd “subordinatamente ad un incremento degli investimenti in funzione della valorizzazione produttiva delle grandi derivazioni e delle misure di sostegno e di compensazione a favore delle comunità territoriali e delle categorie di utenza energetica familiari e imprenditoriali”. Per quanto riguarda la modifica del piano annuale di assegnazione dei 35 milioni di energia gratuita invece “può essere fatta con una delibera della Giunta provinciale”.

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