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Il micronido chiude perché non è a norma? La replica: “Aiutiamo le famiglie da 130 anni, ci avevano detto che era colpa del calo demografico”
L’ente gestore del micronido di Villa Lagarina replica all’amministrazione comunale che ha tolto il servizio: “Gli adeguamenti erano già stati concordati con la precedente amministrazione, per giustificare la chiusura ci era stata data una versione diversa”

VILLA LAGARINA. Da oltre un anno Villa Lagarina è senza micronido, cioè quel servizio messo a disposizione per accogliere i bambini delle famiglie che non trovavano posto all’asilo nido sovracomunale di Pomarolo. “L’amministrazione – spiegavano dall’opposizione di Futuro in Comune – ha scelto di chiudere il micronido in modo frettoloso e superficiale, guardando solo al lato economico e senza tenere conto che si stava togliendo un servizio molto importante per la comunità. A farne le spese in questo momento sono tante famiglie che si sono ritrovate senza un posto al nido per il proprio bambino”.
Al momento i posti nell’asilo nido sovracomunale di Pomarolo per convenzione, sono distribuiti così: 34 per Pomarolo, 21 per Villa Lagarina, 10 per Nomi. Il numero basso per Villa Lagarina, nonostante il numero elevato di abitanti, era compensato proprio dal micronido. Eppure, dall’opposizione facevano notare che i nuovi nati dal 2020 al 2022 sono stati 82, bambini che potenzialmente potrebbero usufruire del servizio.
In un’intervista rilasciata al quotidiano L’Adige (lo scorso 18 dicembre) la sindaca di Villa Lagarina, Julka Giordani, ha affermato che la struttura è stata chiusa anche perché non sarebbe stata a norma. Una scelta obbligata dunque e dettata dal fatto che il micronido non rispondeva ad alcuni criteri previsti dalle normative.
L’ente gestore però non ci sta e replica alla prima cittadina di Villa Lagarina sottolineando che “nell’unico incontro formale avuto con la sindaca, il solo tema che veniva avanzato come tesi per la chiusura, tra l’altro improvvisa, del micronido era il calo demografico. Oggi scopriamo che non è così”.
Di seguito la lettera integrale firmata dall’ente gestore del micronido di Villa Lagarina
Non interveniamo quasi mai in questa modalità pubblica, scrivendo sul giornale, qualche volta lo abbiamo fatto per raccontare le attività che fanno i nostri fantastici bambine e bambini che frequentano la nostra scuola materna.
Purtroppo ci sentiamo in dovere di intervenire per porre chiarezza, a seguito dell’articolo pubblicato domenica 18/12 sul quotidiano L’Adige, ove la minoranza poneva l’attenzione sulle affermazioni della Sindaca, la quale asserisce (cosa che poi, viene riportata nel titolo) che la struttura non può e non poteva accogliere i bambini di Villa Lagarina, in quanto la stessa non è a norma.
Premettiamo che il micronido era ospitato al primo piano nell’immobile della proprietà dell’associazione che rappresentiamo, e che dal 2011 sino al 2020 ha fornito un importante servizio a molti genitori del nostro comune.
Sottolineiamo che nell’unico incontro formale avuto con la Sindaca, il solo tema che veniva avanzato come tesi per la chiusura, tra l’altro improvvisa, del micronido era il calo demografico. Oggi scopriamo che non è così.
Ad onor del vero siamo, ed eravamo consapevoli, che necessariamente si dovevano apportare delle migliorie, al fine di adeguare la struttura alle norme previste, ma la deroga ci ha permesso di continuare a ospitare il micronido. Lo diciamo perché, già con la precedente amministrazione, avevamo convenuto, ed in parte anche concordato, gli adeguamenti da apportare. Da allora a oggi, nessun approfondimento con l’attuale Sindaca o altri rappresentanti di questa amministrazione è avvenuto su questo tema, il tutto si è chiuso li.
Ma il tema non è questo; ci sembra che il problema di fondo, a questo punto, sia oggettivamente più difficile da comprendere.
Infatti, se vi sono degli adeguamenti da apportare, ci si confronta e si cerca di capire se si riesce a trovare una soluzione, tutto questo se c’è il vero l’interesse a fornire il servizio del micronido.
Questo non è mai avvenuto ed abbiamo sempre avuto la percezione che la Sindaca volesse semplicemente chiudere, non valutando con la dovuta attenzione e soprattutto la dovuta sensibilità e consapevolezza, degli effettivi bisogni delle famiglie che hanno bimbi piccoli a Villa Lagarina. Fra l’altro ci permettiamo di aggiungere che la demografia è di per sé una scienza prevedibile e quantificabile.
Ci spiace e ci amareggia questo fatto, proprio perché l’associazione Giobatta e Rosa Riolfatti ha dato respiro e supporto a tutte le famiglie di Villa Lagarina per più di 130 anni e lo si poteva continuare anche per i bimbi più piccoli.
Gestire questa struttura ci rende orgogliosi, in quanto ci fa di sentire parte integrante di quel Trentino che nel limite del possibile, onora nel senso più pieno il concetto di “Autonomia”.
Siamo un’associazione che di norma non chiede contributi al comune (a meno di eventi molto significativi), non chiede aiuto nemmeno per interventi di manutenzione di nessun genere, cerchiamo sempre con la nostra forza e con il preziosissimo contributo di volontari/genitori, donazioni e altro di autosostenerci. In questi termini, il futuro è un po' nebuloso ed ammettiamo che anche il micronido con i suoi affitti mensili ci era di fondamentale aiuto.
Ribadiamo che ci spiace ed amareggia comprendere oggi, che quanto ci era stato detto sulla chiusura di questo servizio, sembra non corrispondere alla verità e soprattutto per quelle famiglie che non potranno usufruire del servizio per i loro bambini e a questo punto non possiamo fare altro che auspicare, che i genitori che hanno avuto più fortuna, usando i servizi di altri nidi, siano solidali con essi, come lo siamo noi, dopotutto, sappiamo di cosa parliamo, siamo genitori pure noi.