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Sanitari No-vax, in Trentino reintegrati in 200. Crisanti: “Decisione ideologica che vanifica lo sforzo per far vaccinare le persone”
Il microbiologo Andrea Crisanti, oggi senatore del Partito Democratico, è intervenuto sul reintegro dei sanitari No-vax e sullo stop al bollettino quotidiano: “Questa è una vera e propria censura inaccettabile, una decisione politica con una chiara connotazione anti-vax”

TRENTO. “Il reintegro medici No-Vax è una decisione politica con una chiara connotazione anti-vax”, lo ha detto il microbiologo Andrea Crisanti, oggi senatore del Partito Democratico, che è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” la trasmissione condotta da Gianluca Fabi e Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.
Oggi infatti scatta il reintegro voluto dal Governo Meloni e che in Trentino riguarderà oltre 200 sanitari. In particolare come spiegava il presidente dell’Ordine dei medici Marco Ioppi, fra medici e odontoiatri, quelli sospesi erano 54 “di cui solo due medici di medicina generale e uno specialista ospedaliero, gli altri sono tutti libero professionisti o pensionati”. Per quanto riguarda gli infermieri invece, si parla di 160 professionisti come precisato dal presidente dell’Ordine Daniel Pedrotti.
Eppure, come ricorda Crisanti, i medici sarebbero stati reintegrati tra soli due mesi, “quindi l’anticipo è una decisione ideologica che vanifica lo sforzo che è stato fatto per far vaccinare le persone. I medici No-vax che attualmente lavorano nel pubblico sono 500 quindi è una balla dire che andranno a risolvere i problemi di organico, perché 500 persone sono una goccia nel mare”.
Il senatore è poi intervenuto anche sullo stop al bollettino quotidiano, un provvedimento che anche in questo caso è stato adottato su indicazione del Governo Meloni. “È una cosa gravissima – ha detto Crisanti – questi dati dovrebbero essere disponibili a tutta la comunità scientifica. Questi dati appartengono a tutti i cittadini, non appartengono a nessun governo”.
Da alcuni giorni infatti il flusso dei dati sul sito del Ministero risulterebbe bloccato. “Questi dati devono essere trasmessi giornalmente all’Oms, quindi che fanno, li trasmettono alle autorità internazionali e non li trasmettano ai cittadini?”, si è domandato il microbiologo. “Questa è una vera e propria censura inaccettabile, i dati giornalieri sono fondamentali, in Inghilterra il governo emette dei bollettini settimanali ma i dati giornalieri sono accessibili a tutti”, ha concluso Crisanti.