Sanità, Segnana: "Dalla Pat importanti risorse al personale non medico". Hoffer: ''Vien da sorridere se non da piangere. Scenderemo in piazza"
L'assessora Segnana fornisce dei numeri: "La Provincia autonoma di Trento ha garantito importanti risorse per il personale non medico del comparto sanità: in questi ultimi due anni sono stati erogati oltre 19,6milioni di euro e 10,8 milioni una tantum". Ma Cesare Hoffer, Coordinatore Provinciale Nursing up Trento ribatte: "Mi viene da sorridere se non da piangere"

TRENTO. “In due anni importanti aumenti in busta paga per i professionisti sanitari non medici. Sono stati erogati oltre 19,6milioni di euro e 10,8 milioni una tantum”. Il dato è stato fornito con toni trionfalistici dall'assessora Stefania Segnana, quasi a voler sottolineare l'importante impegno che avrebbe messo dalla Provincia per sostenere la sanità del Trentino.
Purtroppo, però, la vedono in maniera ben diversa i diretti interessati che la prossima settimana hanno deciso di scendere in piazza proprio perché il personale sanitario in questi anni non è valorizzato, non solo nei ruoli che ricopre ma anche dal punto di vista economico.
Venerdì 26 maggio si ritroveranno uniti Nursing up, la Uil Fpl sanità Trento, la Cisl Fp Trento e la Fenalt per chiedere assunzioni di personale visti i carichi di lavoro ormai insostenibili, adeguate risorse economiche in assestamento di bilancio per il nuovo contratto di lavoro 2022/2024, finalizzate alla valorizzazione dei professionisti sanitari, del personale Oss, del personale tecnico-amministrativo e degli operai e tanto altro.
NOTA DELL'ASSESSORA SEGNANA
Per il contratto 2019 – 2021, viene spiegato in una nota, la Provincia autonoma di Trento ha garantito importanti risorse per il personale non medico del comparto sanità: in questi ultimi due anni. Il dato è fornito dall’assessore provinciale alla salute, Stefania Segnana, che ricorda il contratto sottoscritto con le organizzazioni sindacali. Nel dettaglio, si tratta di 12.648.000 euro, a regime dal 2022 per il rinnovo contrattuale e le indennità; 10.882.000 euro una tantum per arretrati 2019 2021; 5.613.810 euro dal 2021 e a regime per varie indennità introdotte a livello nazionale e 1.350.000 euro dal 2022 e a regime per l’aumento del Fondo per la produttività e del Fondo per i trattamenti accessori.
L’assessore Segnana annuncia inoltre la messa a disposizione di ulteriori risorse con l'utilizzo di 5 milioni di euro del Fondo progressioni economiche del bilancio dell’Azienda sanitaria, nonché la messa a disposizione di 1 milione di euro dal 2023 sul bilancio provinciale e l’impegno a reperire risorse pari allo 0,9% del monte salari (pari a circa 3 milioni di euro) per la realizzazione del nuovo ordinamento professionale. Oltre a queste somme contrattuali sono stati assegnati 22 milioni di euro quali bonus Covid-19 in favore di tutte le categorie dell’Azienda sanitaria impegnate nella pandemia.
LA PROTESTA DEL PERSONALE SANITARIO
“Mi viene da sorridere se non da piangere” è il commento di Cesare Hoffer Coordinatore Provinciale Nursing up Trento, il sindacato di categoria degli infermieri. “Siamo nel 2023 – afferma Hoffer – ed abbiamo appena preso i soldi del contratto 2019 – 2021, due anni dopo. C'è da dire altro?”
Ma non solo. La retribuzione per quanto riguarda il personale sanitario in Italia, e anche quindi in Trentino, è fra le più basse d'Europa. “Lo dimostra anche il fatto che molti nostri professionisti – spiega Hoffer – se ne vanno via dal Trentino per andare in altri Paesi dove le condizioni sono migliori. Qui da noi vengono fatti tanti bei discorsi ma noi la realtà è ben diversa. Per rendere appetibile la nostra professione serve un investimento economico importante”.
Un investimento, spiega Hoffer, che in questi anni non è stato mai fatto dalla Provincia e proprio per questo la prossima settimana la categoria scenderà in piazza. “Hanno aumentato i posti all'università ma ora non riescono a riempirli – continua il coordinatore Provinciale Nursing up Trento - serve un'azione incisiva per rendere attrattiva la nostra professione, garantendo uno stipendio adeguato, un percorso per la carriera e la valorizzazione del ruolo di infermiere. Cantar vittoria ora mi sembra davvero eccessivo”.