"Se non ha un'idea di come gestire gli orsi lasci fare a chi è competente". Dura replica di Ferrazza a Spinelli: "Ci sono gli strumenti, ma la politica non li ha saputi usare"
Il capolista della lista Fugatti ha attaccato Ferrazza che, sulla questione grandi carnivori, ha semplicemente parlato di gestione e di affidarsi alla scienza. La replica del candidato di Fratelli d'Italia e presidente del Parco naturale Adamello Brenta: "Affermazioni populiste che tradiscono un disprezzo per cose come lo studio, la competenza, l’approccio razionale ai problemi"

TRENTO. E' durissima la replica di Walter Ferrazza all'assessore Achille Spinelli. Il candidato alle prossime elezioni provinciali con Fratelli d'Italia e presidente del parco Adamello Brenta ribatte al numero uno della lista Fugatti, invitato a farsi da parte "se non trova come riportare 'l’esperimento' a un serio progetto di gestione, lasci pure fare a chi un’idea di come procedere e chi deve coinvolgere ce l’ha e se ne faccia una ragione".
Nelle scorse ore, infatti, il capolista della lista Fugatti ha attaccato Ferrazza che, sulla questione grandi carnivori, ha semplicemente parlato di gestione e di affidarsi alla scienza. ''La posizione espressa da Fratelli d'Italia lascia increduli, e si pone al di fuori delle intese programmatiche di coalizione, coalizione che con questa sortita si rischia gravemente di indebolire'', il commento di Spinelli nell'ennesimo scontro in casa centrodestra (Qui articolo).
"Ho, per primo, più volte dichiarato, sostenuto anche da quella scienza che l’assessore tanto sdegna, che gli esemplari classificati come 'pericolosi' devono essere rimossi velocemente e senza dubbi", dice Ferrazza nella sua replica. "Ho detto inoltre che è necessario fissare un indice di sostenibilità, peraltro già ipotizzato in uno studio scientifico, guarda un po', nell’ormai lontano 2011, riguardo alla presenza degli orsi in Trentino: stabilire un numero massimo di esemplari che il territorio può ospitare".
Il presidente del parco naturale Adamello Brenta ribadisce la sua posizione. "Emergerebbe un divario, a suo dire insanabile, tra le posizioni del presidente della Provincia Maurizio Fugatti e della sua Giunta e quelle di Fratelli d’Italia, provocato in particolare dalle posizioni del sottoscritto in materia di gestione degli orsi, vorrei chiarire - aggiunge Ferrazza - che quanto ho dichiarato recentemente è quanto sostengo da tempo al di fuori di qualsivoglia polemica o strumentalizzazione politica. Queste posizioni, che ora mi vengono contestate in maniera così veemente, sono di fatto state messe a suo tempo nero su bianco proprio nel programma di coalizione del centrodestra. Quello che però ho l’obbligo di aggiungere è che queste valutazioni non possono essere affidate all’emozione del momento, ma devono appoggiarsi a una seria, rigorosa, competente analisi tecnico-scientifica. Non credo che una posizione del genere meriti di essere liquidata con la sufficienza, se non il disprezzo, che traspare dalle dichiarazioni di Spinelli. Vorrei che l’assessore considerasse, tra l’altro, che la gestione di tutta la fauna selvatica in Trentino si basa su un approccio di questo tipo: appunto serio, rigoroso, competente e scientifico. Che cosa c’entri tutto questo con la sicumera che viene attribuita agli esperti, messi naturalmente tra virgolette, come se non fossero degni di questa definizione, si fatica davvero a capirlo".
Si devono evitare gli allarmismi sul tema e si deve tornare a dare voce alla scienza, in sostanza il pensiero di Ferrazza. Nonostante la gestione a dir poco difficile della Giunta Fugatti con risultati forse vicini al nulla a dispetto di una campagna elettorale di 5 anni fa a soffiare, anche, sul fuoco delle "paure" per orsi e lupi, l'assessore Spinelli si è lanciato in un ''basta con gli esperti. I trentini non faranno più le cavie dei piccoli chimici''. E ha aggiunto che una linea diversa rispetto a quella dell'attuale Provincia indebolisce la coalizione.
"Nessuna sicumera e nessuna distanza abissale dal sentire della popolazione, caro assessore: però, certo, non si può essere dell’idea che le persone che dedicano la loro vita a studiare la fauna selvatica e in particolare il rapporto fra uomo e grandi carnivori meritino di essere paragonate a dei ragazzi che si dilettano con 'il piccolo chimico'. Queste affermazioni tradiscono semmai un disprezzo per cose come lo studio, la competenza, l’approccio razionale ai problemi, che pensavamo patrimonio piuttosto di certa cultura populista. Le competenze scientifiche vanno valorizzate, non disprezzate, sempre e in ogni campo. Quegli stessi tecnici che hanno sempre sostenuto 'prima l’uomo' sono degni del massimo rispetto".
Il candidato di Fratelli d'Italia affonda poi il colpo. "Anche perché in virtù delle loro competenze, che hanno concorso allo sviluppo dello studio di fattibilità alla base del progetto Life Ursus, avevano previsto tutti gli avvenimenti come poi sono realmente accaduti. I tecnici non sono affatto degli apprendisti stregoni, né degli irresponsabili. È la politica semmai che ha deciso di procedere con quello che l’assessore chiama 'esperimento', decidendo che dei tecnici si poteva fare a meno, compresi quelli del Parco. Adesso si prosegue su quella strada, dando la colpa a chi aveva predisposto gli strumenti tecnici che la politica non ha utilizzato a dovere, e al tempo stesso continuando a dispensare soluzioni, neppure troppo specifiche, che non hanno portato finora ad alcuna soluzione. E Spinelli insiste. Assessore se pensa che siano stati e possano ancora essere i tecnici a decidere in Trentino è il suo il mondo al contrario e con queste convinzioni ha appena disarmato quella democrazia con la quale vuole combattere. Da parte mia punto su quell’esperienza utile, se ascoltata e non lascio decidere agli altri perché faccio parte di una politica cosciente e decisa come quella di Fratelli d’Italia. Se lei assessore non trova come riportare 'l’esperimento' a un serio progetto di gestione lasci pure fare a chi un’idea di come procedere e chi deve coinvolgere ce l’ha e se ne faccia una ragione", conclude Ferrazza.