Spinelli attacca (ancora) Fratelli d'Italia: ''L'idea di Gerosa sull'assessorato 'Made in Trentino' è assolutamente antitetica con lo spirito della coalizione''
Continua il fuoco ''amico'' nel blocco che sostiene Fugatti presidente ed ancora una volta è Fratelli d'Italia ad essere attaccata dal capolista della lista ''Fugatti'', Spinelli contro Gerosa: ''Considero le sue parole ingenerose verso l'alleanza politica di cui fa parte; parole che, come sul tema orsi, forniscono magari involontariamente appigli e pretesti alla sinistra per attaccarci''. E invece i suoi attacchi pubblici contro i principali alleati cosa sono?

TRENTO. Continua il fuoco incrociato contro Fratelli d'Italia da parte degli alleati di governo e ancora una volta è l'assessore un tempo tecnico e adesso candidato nella lista ''Fugatti presidente'', Achille Spinelli ad essere mandato all'attacco. Il colpo lo piazza contro Francesca Gerosa che oggi sulle pagine dell'Adige ha lanciato l'ipotesi di un assessorato ''Made in Trentino'' replicando il ministero al ''Made in Italy'' del governo Meloni. Un dicastero che potrebbe lavorare ad esportare il modello trentino all'estero in qualche modo valorizzandolo e promuovendolo più di quanto si è fatto sino ad oggi. Ed è indubbio che si dovrà lavorare a un rilancio del ''marchio'' Trentino dopo i disastri comunicativi della Giunta Fugatti, che tra apparizioni televisive e campagne mediatiche contro orsi e lupi (da un lato descrivendo il Trentino come un territorio ostaggio dei grandi carnivori, cosa evidentemente falsa e dall'altro come un territorio che vive natura e ambiente come un problema da risolvere sempre in chiave antropica, cosa altrettanto evidentemente falsa) ha fatto a pezzi l'immagine della Provincia di Trento che per decenni è stata ''venduto'' in Italia e all'estero come un territorio amico della natura, capace di convivere con essa, di preservarla e salvaguardarla al meglio (e il Life Ursus andava anche in questa direzione).
Ma ogni occasione è buona in casa Lega per attaccare i ''fratelli d'Italia'', serbatoio di voti a cui attingere per cercare di incrementare le proprie percentuali, e allora se l'attacco non arriva frontalmente dalla crew di Fugatti ecco che ci pensa Achille Spinelli. ''Le dichiarazioni della candidata consigliere provinciale Francesca Gerosa sulla creazione di un Assessorato del ‘Made in Trentino’ sono proposta assolutamente non contemplata né contemplabile dal programma di coalizione, e dunque si pongono al di fuori del perimetro politico e progettuale dell'alleanza di governo per gli anni a venire. Se tale proposta non è nel programma - prosegue - è perché essa risulterebbe antitetica rispetto a quel che la coalizione ha in animo di fare: ossia creare sempre più le condizioni per un Trentino 'semplice', e il più possibile sburocratizzato, in cui le imprese vengano aiutate a crescere a patrimonializzarsi e dove non possano essere contemplati nuovi assessorati di cui nessuno sul territorio sente il bisogno''.
''Inoltre - prosegue Spinelli - Gerosa omette di considerare quanto l'attuale amministrazione abbia fatto congiuntamente, lavorando duramente per promuovere il nostro territorio e le sue eccellenze. Considero perciò le sue parole ingenerose verso l'alleanza politica di cui fa parte; parole che, come sul tema orsi, forniscono magari involontariamente appigli e pretesti alla sinistra per attaccarci''. Parole quasi paradossali quelle di Spinelli perché è evidente che i continui attacchi ai propri alleati (si ricorderà quello contro Urzì e il suo ''selfie'' fuori dalla casa della famiglia Papi a Caldes) sono il peggior biglietto da visita che si possa costruire per una coalizione che si propone unita per governare il territorio.
''A solo un mese dalle elezioni dovremmo anzitutto avere tutti rispetto per la serietà del popolo trentino - conclude Spinelli - che chiede solo di poter continuare a lavorare con accanto una classe politica che accompagni la crescita e incoraggi dinamismo e velocità decisionali. Siamo sicuri che Gerosa e il Commissario di Fdi, Alessandro Urzì, lo terranno doverosamente presente". Immaginiamo Gerosa e Urzì che, come in ''Non ci resta che Piangere'' mimano lo scrivere su un foglietto con le mani e rispondono, come Troisi, ''Sì, sì. Mò me lo segno''.