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Bambino rifiutato dalla famiglia perché autistico, gara di solidarietà da tutta Italia
Ad intervenire anche l'assessora Segnana: "Stiamo valutando l’ipotesi di ospitare temporaneamente presso una struttura trentina il bambino che in questo momento risulta affidato ai servizi sociali"

TRENTO. Lettere, mail e tante telefonate. E' una gara che riempie il cuore di speranza quella iniziata per aiutare il bambino rifiutato dalla propria famiglia perché autistico. La vicenda è stata raccontata da “Casa Sebastiano” dopo aver ricevuto la telefonata di un'assistente sociale che chiedeva aiuto alla struttura trentina per il ragazzo.(Qui l'articolo)
"Dobbiamo trovare una sistemazione per un bambino di 11 anni con diagnosi di autismo. La famiglia non lo vuole più" erano state le parole esatte che sono uscite dalla cornetta del telefono e che si sono tramutate in un attimo in un fulmine a ciel sereno.
Parole che hanno sconvolto molti e che hanno smosso il cuore d'Italia con moltissime associazioni che si sono messe subito a disposizione per ospitare il bambino. Una reazione talmente forte arrivata da strutture che vanno da Assisi alla Lombardia che ha colto di sorpresa anche gli stessi operatori.
Sul caso è intervenuta anche l'assessora provinciale Stefania Segnana. “Circa il caso di cronaca specifico di questi giorni – ha spiegato - sto vagliando con i servizi preposti l’ipotesi di ospitare temporaneamente presso una struttura trentina il bambino che in questo momento risulta affidato ai servizi sociali di non sappiamo quale città. A questo proposito rivolgo un appello pubblico affinché l’operatrice sociale che ha chiamato Casa Sebastiano e che non ha lasciato i propri recapiti, contatti l’assessorato o gli uffici del dipartimento per capire meglio le loro richieste e concordare eventuali interventi al fine di ridurre - se possibile - la sofferenza di questo bambino e trovare una soluzione condivisa”.