Coronavirus: arriva #Torniamopresto, un modo per aiutare i nostri esercenti preferiti a superare la crisi
Paolo Dal Lago è uno che vorrebbe tornare presto in attività e che vuole “fare qualcosa per gli altri”. È un piccolo imprenditore digitale, uno startupper, uno che ha delle belle idee e trova il modo di metterle in pratica usando internet e le app.
La sua attività va avanti tra Vicenza, la città in cui vive, e Trento, la città in cui ha sede la sua startup, ad Impact Hub e ha voluto fare qualcosa per tutti quelli che fino a ieri erano dei punti fermi nel nostro quotidiano tran tran

TRENTO. #Torniamopresto: uno slogan, un augurio e un'iniziativa gratuita e solidale per sostenere le attività locali in tutta Italia, acquistando subito un buono spendibile alla loro riapertura. Vi ricordate quando fino a pochi giorni fa si andava al bar sotto casa, dalla parrucchiera, in libreria, dal fioraio e capitava di trovare il cartello “Torno subito”? Ecco, in questi strani giorni il cartello che si potrebbe trovare sulle numerose saracinesche abbassate nelle nostre città potrebbe recitare: “Torniamo presto”.
Paolo Dal Lago è uno che vorrebbe tornare presto in attività e che vuole “fare qualcosa per gli altri”. È un piccolo imprenditore digitale, uno startupper, uno che ha delle belle idee e trova il modo di metterle in pratica usando internet e le app.
La sua attività va avanti tra Vicenza, la città in cui vive, e Trento, la città in cui ha sede la sua startup, ad Impact Hub. Ha lavorato per un anno e mezzo a “Recensioni ok”, uno strumento per fare avere delle vere recensioni ai ristoratori, un'alternativa a sistemi più noti, ma forse meno trasparenti. Purtroppo, però, il lancio del progetto è coinciso con il lockdown, con la chiusura obbligatoria di ristoranti, bar e simili a seguito della purtroppo nota emergenza Covid19. Tutto fermo, tutto bloccato.
E allora che si fa? Ci si piange addosso in pigiama, sul divano, a casa pensando a tutti gli sforzi fatti per realizzare il proprio progetto imprenditoriale e ora andati in fumo? Magari un po' di smarrimento c'è, ma solo per un attimo, perché Paolo è uno che si dà da fare, uno che quando c'è stata l'ultima alluvione è andato a dare una mano nel suo Veneto e a Vicenza. Paolo, insomma, è uno che con le mani in mano non ci sa stare. Allora, parlando con i suoi clienti ristoratori e guardando un centro storico deserto ha un'altra idea bella che deve realizzare per “fare qualcosa di utile per il tessuto economico della città e specialmente del centro storico”.
Lo startupper vicentino ha quindi ideato www.torniamopresto.it un sito web in cui promuovere il ritorno all'attività delle piccole realtà locali post-emergenza corona virus. Lo ha messo in piedi con due suoi amici di vecchia data, Martina Mantoan e
Andrea Delgrosso, una business developer e un programmatore, che volevano rendersi utili mettendo a disposizione le loro capacità. E poi c'è anche Iana Falenciuc che sta aiutando. Sul sito, infatti, si legge: “Abbiamo lanciato #TorniamoPresto per aiutare le attività locali italiane a superare questo periodo complicato dovuto al corona virus. Noi non ci guadagniamo nulla, vogliamo sfruttare quello che sappiamo fare meglio per dare una mano, cioè usare la tecnologia e i canali digitali. Il nostro scopo è aiutare come possiamo i tanti negozi, ristoranti, hotel e tantissime altre attività che in questo momento stanno soffrendo”.
L'intento è fare in modo che le piccole realtà locali stiano a galla, con un minimo di liquidità immediata, aiutandole ad abbattere le spese fisse che anche in questo periodo di inattività restano, appunto, fisse come l'affitto e le bollette, nonostante la chiusura e nonostante i mancati incassi. Torniamopresto.it ha ricevuto il patrocinio del Comune di Vicenza ed è un “aggregatore senza scopo di lucro”, in sostanza, chiunque sia titolare di una realtà locale, in tutta Italia, può iscriverla gratuitamente nell'elenco degli aderenti all'iniziativa. Sul sito sono a disposizione delle chiarissime e semplici indicazioni passo passo e in cinque minuti la procedura d'iscrizione è fatta. È da poco nato anche un gruppo facebook (#TorniamoPresto - Il gruppo delle attività locali italiane) con ulteriori informazioni operative anche a livello fiscale.
Ma come funziona? Prendiamo ad esempio una parrucchiera, che dopo aver chiuso attende il via libera per poter riaprire il negozio. Potrebbe andare sul sito, iscriversi gratuitamente, compilare i pochi campi con le informazioni sulla propria attività e poi diffondere attraverso passaparola e social l'iniziativa delle “giftcard” letteralmente “carte regalo”, in pratica dei buoni da acquistare subito e spendere alla riapertura del negozio. I clienti affezionati, una volta saputo dell'iniziativa, possono acquistare (nel caso della parrucchiera) un taglio, un colore o altro comprando una o più gift card (il valore delle prestazioni è deciso dal singolo esercente) e ricevere il servizio alla riapertura dell'attività. Lo potrebbe fare la mia parrucchiera, il bar sotto casa, il fioraio, il ristorante di pesce, il negozio di design, l'estetista, la cartoleria, la gelateria, il negozio di scarpe e via elencando.
Per il momento nella lista delle realtà aderenti a #torniamopresto ci sono: un'agenzia viaggi, due alberghi, due negozi di arredamento, 37 centri estetici, 1 operatore nel campo dell'edilizia, un fiorista, un idraulico, un museo, 10 parrucchieri, una palestra, 29 tra bar, ristoranti, pasticcerie, 1 ottico e molti altri. Le categorie aderenti sono varie e in costante aumento, il progetto è attivo da neanche una settimana e sta riscuotendo sempre più interesse. La maggior parte degli esercenti presente sul sito è del Veneto, da dove tutto è partito, ma ce ne sono dalla Sicilia, dall'Emilia, dalla Sardegna, dal Lazio, dalla Liguria. Questa diffusione esponenziale è dovuta al passaparola sui social.
Paolo, infatti, in questo momento difficile, trova comunque una nota positiva: Torniamopresto.it è la prova che il digitale se conosciuto ed usato correttamente è uno strumento utile e necessario anche per le piccole realtà locali. Il sito, come già detto, è solo una vetrina, non agisce da intermediario, ma fa da megafono a chi desidera aderire. È totalmente gratuito, sia per gli aderenti che per chi acquista la gift card (che viene pagata nel modo indicato dal singolo negozio/attività e il cui incasso va direttamente all'esercente stesso).
Una bella iniziativa per gli esercenti, ma anche un modo per essere sicuri che questi ce la facciano: essere solidali oggi con chi fino a ieri ci preparava “la pizza che mangio una volta a settimana con i miei genitori o amici”, con chi ci viziava assecondando l'ordinazione del “latte di soia, macchiato a parte e con tanta schiuma per favore”, con chi ci serviva “il solito”, con chi ci dedicava un sorriso da dietro un bancone, con ci consigliava un nuovo taglio di capelli e ci faceva svoltare la giornata, con chi ci confezionava il mazzo di fiori per la nostra occasione speciale, con chi con il suo lavoro faceva una piccola o grande differenza nel nostro quotidiano tran tran.
È importante essere solidali ora perché dopo l'emergenza i nostri esercenti preferiti potrebbero non essere in grado di riaprire. Tutti gli esercenti d'Italia possono aderire al progetto e ognuno dei clienti può comprare una gift card e fare in modo che il tessuto economico e sociale della nostra città o paese, fatto di piccole storie, gesti e interazioni, resti vivo e coeso anche, e soprattutto, adesso.