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John Carlos, il velocista che nel '68 fece il saluto del "Black Power" sul podio, condivide la proposta di Marini bocciata in Consiglio: "Una grande soddisfazione"
L'iconico velocista statunitense, che alzò al cielo il pugno chiuso guantato di nero nel famoso saluto del "Black Power" insieme a Tommie Smith alle olimpiadi di Città del Messico del '68, ha condiviso su Facebook la proposta del 5 Stelle

TRENTO. Dal Trentino agli Stati Uniti, la proposta bocciata in Consiglio provinciale condivisa da un'icona dello sport e della lotta per l'uguaglianza: John Carlos, il velocista famoso per il pugno alzato sul podio dei 200 metri insieme a Tommie Smith alle olimpiadi di Città del Messico nel '68, condivide la proposta di Alex Marini di istituire un premio annuale della Pat da consegnare agli atleti che si battono per promuovere il progresso della società. La proposta del consigliere pentastellato è arrivata mentre a Piazza Dante si discuteva un disegno di legge per la costituzione del comitato provinciale olimpico, per supportare le varie operazioni in vista delle olimpiadi invernali del 2026.
“Il Ddl era povero di emozioni – spiega Marini – ma l'essenza dello sport è proprio il sentimento, la passione, così ho fatto due proposte: la prima relativa al coinvolgimento delle associazioni di sportivi disabili del territorio nel coordinamento, la seconda all'istituzione di un premio annuale, da consegnare allo sportivo che più si è battuto per i diritti umani, per l'uguaglianza, per l'ambiente”. Entrambe le proposte sono state bocciate, dice Marini: “Tra generali risate sotto i baffi”.
L'idea di Marini era di creare un riconoscimento “che potesse assumere una grande importanza per la Pat, che avrebbe dimostrato di essere un'ente a cui non basta promuovere lo sport per la competizione e l'ottenimento di medaglie, ma anche come veicolo per il progresso civile e sociale”. In quell'occasione il consigliere dei 5 Stelle aveva anche portato diversi esempi, uno su tutti l'iconica foto di John Carlos e Tommie Smith sul podio delle olimpiadi di Città del Messico del 1968.

“Ho citato questo caso fra gli altri – spiega Marini – per il suo incredibile valore etico, sulla scia del quale si sarebbe potuto innestare la proposta di istituire il premio, che sarebbe così nato in Provincia ma che avrebbe potuto coinvolgere chiunque, anche a livello internazionale”.
Dopo la bocciatura però, il consigliere ha postato la sua idea su Facebook, dove qualche giorno dopo è stata condivisa proprio da uno dei protagonisti, dalla pagina ufficiale di quel John Carlos che sul podio dei 200 metri aveva alzato il pugno nero, lottando per i diritti di una comunità intera, diventando un'icona mondiale della protesta contro la discriminazione razziale negli Stati Uniti e pagando il suo gesto con l'espulsione dalla competizione. “E' stata una grande soddisfazione – racconta Marini – una di quelle cose inaspettate che non possono che entusiasmare quando accadono”.