L'autovelox di Pai, almeno 30 sanzioni al giorno. Il sindaco: "A preoccupare sono le tante persone che nonostante il rosso decidono di passare"
Attualmente le multe sono circa una trentina al giorno, ma c'è il problema di chi arriva in prossimità del semaforo, controlla che non arrivi nessuno e poi passa nonostante il divieto. Ad agosto 435 sanzioni per questo motivo

TORRI DEL BENACO. L'autovelox di Pai, piccola frazione del comune di Torri del Benaco, continua a far discutere. Le sanzioni fioccano e oggi si viaggia ad una media di 30 contravvenzioni al giorno.
Numeri decisamente importanti, ma c'è un ulteriore "però": le "telecamere hanno rilevato anche altre infrazioni altrettanto, se non più, pericolose".
"I dati diffusi recentemente da qualcuno (che parlava di una media di 100 multe al giorno, anche attualmente) - spiega il sindaco del centro veronese Stefano Nucida - non corrispondono assolutamente alla realtà. Nella prima fase, è vero, le multe erano circa un centinaio, adesso siamo sulle 30 a giorno. Questo tanto per essere precisi e non fare disinformazione. C'è un altro dato, però, che è particolarmente preoccupante, ovvero le 435 infrazioni comminate nel solo mese di agosto per il passaggio con il rosso, con picchi di oltre 20 in determinate giornate. Ho visto personalmente i video delle telecamere: arrivano in prossimità del semaforo rosso, rallentano, controllano che non arrivi nessuno, accelerano e passano, così come se niente fosse. Un'operazione di una pericolosità incredibile, che porta anche ad una decurtazione di sei punti sulla patente. Superare un semaforo con il rosso significa, potenzialmente, provocare un incidente. Infrangere le norme è sempre sbagliatissimo, ma chi passa con il rosso è un pericolo per sé e per gli altri".
E a chi dice che quell'autovelox è solamente un modo per battere cassa e, addirittura, irregolare, il primo cittadino di Torri del Benaco risponde così.
"L'autovelox ha tutte le autorizzazioni del caso, ha superato tutti i controlli previsti - conclude Nucida - ed è perfettamente regolare. Gli strumenti di questo tipo vengono visti esclusivamente come un modo per battere cassa da parte del Comune. Io mi domando: perché, nel momento in cui viene verificata un'infrazione da parte di un'auto non viene effettuato alcun controllo ulteriore sul mezzo. Penso all'assicurazione e ad un controllo sulla revisione, ad esempio. Troppo facile puntare il dito contro il Comune".