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Morta la notte di Capodanno a 25 anni, la generosità di Valentina raccontata dalla mamma: ''Ecco perché è tanto importante donare gli organi''
La madre di Valentina Benedetti Vallenari è intervenuta nell'incontro organizzato dal Comune di Avio, in collaborazione con la sezione Aido Vallagarina “Alessandro Ricchi” e il Coro Monte Vignol, al teatro parrocchiale di Sabbionara di sensibilizzazione per riflettere sull'importanza del dono e in particolare di donare gli organi dopo la morte. Tra i testimoni saliti sul palco anche Arcadio Gelmi rinato grazie a due trapianti di fegato

AVIO. E' intervenuta anche la mamma di Valentina Benedetti Vallenari, la ragazza morta in seguito alle ferite riportate in un incidente stradale accaduto l'ultima notte di capodanno, all'incontro organizzato dal Comune di Avio, in collaborazione con la sezione Aido Vallagarina “Alessandro Ricchi” e il Coro Monte Vignol, al teatro parrocchiale di Sabbionara. Una serata di sensibilizzazione per riflettere sull'importanza del dono e in particolare di donare gli organi dopo la morte. Un gesto che permette di salvare in media tre vite per ogni persona che sceglie questo atto d'amore verso il prossimo.
Valentina, vittima di un terribile schianto in auto avvenuto poco prima della mezzanotte del 31 dicembre in località Breonio di Fumane, lungo la provinciale33, aveva dichiarato la propria volontà di donare gli organi. Con grande coraggio la madre, Raffaella, ha parlato per la prima volta in pubblico della figlia, ricordando come il carattere solare e generoso di Valentina, dimostrato anche in altre occasioni (ad esempio quando, quindicenne, praticò un massaggio cardiaco per strada a una persona infartuata) e ha spiegato come le avesse già riferito, dopo averla dichiarata sulla sua carta di identità, donare gli organi se le fosse accaduto qualcosa.
A seguire è intervenuto un altro testimone, Arcadio Gelmi, che ha raccontato di essere letteralmente tornato a vivere dopo aver subito ben due trapianti di fegato, a causa dei tumori diagnosticati prima nel proprio organo e poi anche in quello ricevuto da un donatore. A impreziosire la serata - presente anche il sindaco di Avio Ivano Fracchetti - sono stati 12 appaluditissimi canti popolari eseguiti dal Coro Monte Vignol di Avio diretto dal maestro Filippo Bandera, che ha così dimostrato un convinto sostegno alla causa dell'Aido. Significativo il risultato dell'incontro al termine del quale sono stati in molti a compilare il modulo con cui dichiarare la volontà personale di donare gli organi.
Un atto determinante per l'esistenza di chi ne ha più bisogno. Occorre essere consapevoli che il no alla donazione proposta all'ufficio anagrafe comunale quando si ottiene o si rinnova la carta di identità, è un atto solo in apparenza irrilevante. Il rifiuto, in realtà, equivale a un atto di crudeltà perché toglie ad altri la possibilità di continuare a vivere.
Lo ha spiegato Lucia Pilati, dirigente medico dell'unità operativa di anestesia e rianimazione Trento 1, nonché responsabile della struttura di coordinamento alla donazione di organi, tessuti e cellule dell'Azienda provinciale servizi sanitari. Nell'evidenziare, dati statistici alla mano, l'estremo bisogno che c'è oggi anche in Trentino di donatori senza i quali si lasciano nella disperazione sia le persone che necessitano di un trapianto sia i loro cari, Pilati ha ricordato, anche con il racconto di alcune drammatiche esperienze professionali e umane da lei recentemente vissute, che la dichiarazione di volontà anticipata è un gesto indispensabile per permettere trapianti a volte urgentissimi, sollecitati negli ospedali di altre città d'Italia o all'estero dove l'esistenza di qualcuno è appesa a un filo e dipende solo dalla disponibilità di un organo vitale.
I propri organi si possono donare con una dichiarazione anticipata espressa oltre che al Comune anche in altri due modi: rivolgendosi all'Aido o all'Apss. Vale comunque sempre l'ultima intenzione riconosciuta, perfino se scritta su un foglietto di carta, anche nel caso in cui contraddica la scelta che una persona aveva manifestato in precedenza.