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Via libera al nuovo asilo, la val di Gresta si rifà il look con il Pnrr: "Scadenze rispettate, portiamo avanti opere per 1 milione di euro"

Sono diversi gli interventi finanziati attraverso i fondi Pnrr in Val di Gresta. Il sindaco di Ronzo-Chienis, Gianni Carotta: "C'è grande soddisfazione per aver dato il via libera a diverse opere: l'asilo sarà un fiore all'occhiello del territorio"

Di Luca Andreazza - 25 maggio 2023 - 18:54

RONZO-CHIENIS. Si va verso l'assegnazione della gara d'appalto per un nuovo asilo in val di Gresta, un investimento da 700 mila. Non è l'unica novità per il territorio che ha sbloccato diverse opere pubbliche per rifare il look di Ronzo-Chienis. Interventi da 1 milione con risorse attinti tramite i fondi del Pnrr.

 

"C'è grande soddisfazione per aver dato il via libera a diverse opere", commenta a il Dolomiti il sindaco di Ronzo-Chienis, Gianni Carotta. "L'asilo sarà un fiore all'occhiello, un edificio molto atteso dalla comunità che sarà pronto entro il 2025, le scadenze del Piano nazionale di ripresa e resilienza sono molto stringenti ma, nonostante le difficoltà in cui opera un piccolo Comune, siamo riusciti a rispettare tutte le deadline".

 

Si procede anche sul fronte dell'appalto di via Santa Croce, importo da 230 mila euro per sottoservizi e pavimentazione, e per l'asfaltatura di Santa Barbara, investimento da 130 mila euro. "Lavoriamo anche per completare l'efficientamento energetico, strategico per contenere le spese e ammodernare la nostra rete dal punto di vista gestionale". 

 

L'intervento più incisivo sarà quello che riguarda l'impianto di accumulo: un maxi progetto da circa 12 milioni (finanziato sempre dal Pnrr e attuato dal Consorzio trentino di bonifica) per realizzare una serie di bacini di accumulo a servizio di Mori e di Ronzo-Chienis. Opere oggi necessarie anche per fronteggiare le criticità dettate dalla siccità. Una situazione che l'amministrazione affronta più o meno regolarmente dall'estate scorsa. 

 

Le ultime piogge e l'autorizzazione dagli uffici provinciali a collegarsi a una nuova sorgente in località Font (intervento da 125 mila euro di cui l'85% coperto dalla Provincia) sono una risposta all'immediato, ma per una soluzione definitiva attraverso l'accumulo delle risorse idriche si attende il completamento della serie di impianti a servizio, in particolare, dell'irrigazione per l'agricoltura e all'utilizzo antincendio.

 

Il progetto di fattibilità prevede la realizzazione di un bacino principale a cielo aperto con una capacità di 37 mila metri cubi a Santa Barbaradue serbatoi di accumulo chiusi a passo Bordala (5 mila metri cubi) e nella zona del campo sportivo di Ronzo Chienis (3 mila metri cubi); una terza opera (140 metri cubi) a Nomesino (Qui articolo).

 

"Stiamo rispettando il cronoprogramma di tutte le progettualità e siamo perfettamente nei termini. Tutte le iniziative sono in buono stato di avanzamento e ringrazio gli uffici tecnici per l'impegno e la puntualità", conclude Carotta.

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