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Dal Trentino a Los Angeles, Galas vicecampione del mondo di Bodybuilding
Il rivano ha conquistato la medaglia d'argento al ''World Natural Bodybuilding Federation'' nella categoria Physique Pro Tall: ''Un vincente è solo un perdente che non si è mai arreso''

TRENTO. E' vicecampione mondiale. Il rivano Matteo Galas ha conquistato la medaglia d'argento ai Campionati Mondiali ''World Natural Bodybuilding Federation'' di Los Angeles nella categoria Physique Pro Tall. Un titolo straordinario per il trentino che da anni lavora sul suo corpo, si allena, lo cura passando dall'essere uno dei più ''belli d'Europa'' visto che nel 2011 era stato inserito nel calendario di "Mister Europa" Italia. Prima modello-muratore, oggi si è consacrato come uno dei più importanti culturisti del pianeta. La competizione mondiale è andata in scena ieri, negli Stati Uniti, e la nazionale italiana ha ben figurato conquistando anche dei primi posti in altre categorie.

Galas ha festeggiato il successo con questo post (in fondo all'articolo) che esprime tutta la sua gioia e va a ringraziare le persone che lo hanno aiutato e gli sono stati vicini in questi anni d'impegno. Bella la conclusione: ''Un vincente è solo un perdente che non si è mai arreso'' una sorta di parafrasi del famoso detto di Mandela: ''Un vincitore è un sognatore che non si è arreso''. Ma prima della competizione Galas ha voluto anche ricordare con altri post su Facebook la fatica e l'impegno che ci sono voluti per arrivare a Los Angeles anche solo a calcare quel palcoscenico. Impegno fatto di allenamenti, palestra, diete controllate, sacrificio.
''Se ripenso a quando ho cominciato a gareggiare non mi sarei mai immaginato di poter arrivare fino qua - scriveva 30 ore prima della competizione -. Adesso sorrido ripensando a tutti i sacrifici fatti, agli allenamenti pesanti, alle alimentazioni. Son cresciuto molto, ho imparato tantissimo e mi son divertito. Comunque andrà questa gara per me sarà sempre un enorme successo, anche perché ho già vinto contro me stesso, superando più volte i miei limiti ma son qua anch'io come tutti gli altri, per puntare in alto, quindi è ora di stringere ancor di più i denti e cercare di far del mio meglio, e che vinca il migliore''.
La vittoria gli è sfuggita per un soffio ma la medaglia è tutta sua, complimenti.
