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Tifo esagerato, Don Daniele Laghi chiede scusa: ''Ho dato una brutta immagine di educatore e di testimone dello sport''
Durante l'ultimo atto della finale tra Trento e Milano di basket il prete trentino si è lasciato andare ad uno sfogo decisamente sopra le righe (GUARDA IL VIDEO) in diretta Tv. Il siparietto è stato ripreso da televisioni e stampa nazionale. Ecco le scuse

TRENTO. Ha fatto il giro d'Italia il suo sfogo durante la finalissima scudetto tra Trento e Milano. Qualche gestaccio di troppo, un labiale tutto da interpretare e il colletto da prete esibito a bordo campo per una scena che è stata ripresa dalle telecamere di Rai e Eurosport e poi di tutti i quotidiani nazionali.
Don Daniele Laghi, adesso, chiede scusa, da vero uomo di sport qual è, per quanto accaduto.
Riportiamo integralmente le sue scuse:
Le mie sincere scuse per il tifo il 15/6 al Palatrento:
Mi sento in dovere di scrivere in merito a quanto accaduto venerdì 15 giugno durante la gara 6 delle finali di Coppa Italia di Basket fra Aquila Basket Trento ed Olimpia Milano durante la quale ho tifato con una foga esagerata, impropria e offensiva.
Tutti noi che facciamo parte di istituzioni sportive in ogni ambito abbiamo l’obbligo di testimoniare alle nuove generazioni, alle famiglie ed ai diretti interessati, le peculiarità e la bellezza dello sport è che sia veicolo educativo, di crescita umana, fonte di unità, relazione e aggregazione superando ogni divisione culturale e religiosa, sia dentro il terreno di gioco che fuori, per tifosi e familiari, inoltre siamo chiamati a promuovere correttamente ogni sport e tifare con passione e nel modo opportuno, rispettando il ruolo e la passione di tutti.
So di aver disturbato sportivi, dentro e fuori dal campo di gioco e dato una brutta immagine di educatore e di testimone dello sport e dei suoi valori. Per questo esprimo le mie più sincere scuse agli arbitri, a tutto l'ambiente sportivo, a chi si è sentito offeso dal mio comportamento e a chi mi ha visto ed è rimasto scandalizzato.
Rinnovo ancora le mie scuse
Don Daniele