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Bassa Anaunia e Rovereto anticipano per partecipare ai funerali di Silvia Berlanda, la 22enne scomparsa in un tragico incidente stradale
Un gesto di grande sportività e sensibilità da parte del sodalizio lagarino presieduto da Carlo Schösberg, che ha accolto la richiesta dei giallorossi. A differenza di quanto accaduto venerdì sera a Cavalese, dove il direttore di gara ha detto "no" al minuto di silenzio per ricordare Elisa Deflorian, questa volta lo sport racconta una storia di solidarietà e umanità

TRENTO. Un orario certamente insolito per una sfida del campionato di Promozione: Bassa Anaunia - Rovereto si giocherà alle ore 14 e non alle 15.30, come originariamente previsto dal calendario. La richiesta è partita pochi giorni fa dalla società nonesa, che ha chiesto alla Figc di Trento e al club lagarino di poter scendere in campo con un'ora e mezza d'anticipo per consentire ai propri tesserati di partecipare alle esequie di Silvia Berlanda, la giovane ragazza originaria di Denno scomparsa giovedì sera in un incidente stradale.
"Nessun problema, è il minimo che possiamo fare" è stata la risposta che è arrivata dalla Città della Quercia con il sodalizio bianconero che, nonostante il poco preavviso, ha dimostrato grande sensibilità e ha accolto senza riserve la richiesta proveniente dalla Val di Non e si è detto pronto a scendere in campo a qualsiasi orario. A stretto giro di posta Figc e Aia si sono attivate immediatamente per far sì che la gara potesse disputarsi alle 14.00.
In origine la partita era in programma allo stadio "Quercia" in terra lagarina ma, causa concomitanza con il "Torneo della Pace", è stata disposta l'inversione di campo. Poi è arrivata la modifica dell'orario del calcio d'inizio: la Bassa Anaunia ha chiesto e il Rovereto ha detto subito sì, senza alcuna riserva.
A differenza di quanto accaduto venerdì sera al Palazzetto dello Sport di Cavalese, dove l'arbitro aveva detto "no" al minuto di silenzio per ricordare Elisa Deflorian prima della sfida tra Futsal Fiemme e Piedicastello, perché non informato della cosa dal proprio designatore, nemmeno dopo la richiesta congiunta delle due società e del Vice Presidente del Cpa di Trento Marco Rinaldi, questa volta hanno vinto buonsenso, solidarietà e umanità.
Una storia di quelle che è giusto raccontare, perché non scontate. Una di quelle che dovrebbe essere all'ordine del giorno nei tornei dilettantistici. Dove il risultato è importante, ci mancherebbe altro, ma non può essere l'unica cosa che conta. E il Rovereto l'ha dimostrato.