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La Trentino Volley blinda il neocampione d'Europa Alessandro Michieletto: rinnovo triennale e sostanzioso adeguamento dell'ingaggio

Trento riparte dal suo giocatore migliore, dal mancino che ha incantato il Vecchio Continente (e non solo) disputando un Europeo fantascientifico. Per almeno tre anni sarà il punto di forza della squadra gialloblù ed, è facile prevederlo, sarà lui il capitano del futuro di una squadra rinnovatissima e ringiovanita, che punta a recitare il ruolo di "mina vagante" del torneo. Michieletto e gli altri bad boys hanno "fame": Civitanova, Modena e Perugia sono avvisate

Alessandro Michieletto e il presidente di Trentino Volley Diego Mosna sottoscrivono il prolungamento del contratto
Di Da.Lo. - 22 settembre 2021 - 15:14

TRENTO. In via Trener non hanno perso tempo. La trattativa andava avanti da un po' (anzi, per meglio dire, l'accordo c'era già), ma per mettere il nero su bianco era richiesta la presenza di Alessandro Michieletto in città.
 

Sì, perché il fenomeno nativo di Desenzano del Garda ma ormai trentino d'adozione, nei mesi scorsi a Trento c'è stato decisamente poco. E per fortuna, verrebbe da dire, visto quanto è stato capace di fare il mancino "figlio d'arte": prima ha disputato la VLN, poi è stato protagonista alle Olimpiadi e, infine, ha trionfato al Campionato Europeo, dominato dagli Azzurri dall'inizio alla fine e recitando, lui, un ruolo da assoluto protagonista. Anzi, senza troppi giri di parole: è stato lui, più di tutti, a trascinare la Nazionale di Fefè De Giorgi alla conquista del titolo continentale

 

Appena è tornato nel capoluogo, e prima di partire per il Mondiale Under 21 di Sardegna (dove sarà la "stella" assoluto della manifestazione: un po' come se Neymar, Messi, Mbappe partecipassero da fuoriquota con le rispettive nazionali alle Olimpiadi), Michieletto ha fatto capolino nella sede di Trentino Volley per sottoscrivere un prolungamento triennale del contratto che lo legherà al club gialloblù sino - almeno - al 2024.

 

Nato e cresciuto pallavolisticamente nel settore giovanile aquilotto, Michieletto vivrà il presente e l'immediato futuro con la maglia della società che lo ha formato e lanciato nel volley che conta.

 

"Sono cresciuto e voglio continuare a farlo con addosso la maglia di Trentino Volley sono le parole di Alessandro Michieletto dopo la firma del contratto - . Questo per me è molto più di un club: è l’ambiente dove ho iniziato ad amare la pallavolo, dove ho iniziato a sognare di giocare ad alti livelli, per poi effettivamente riuscirci. Sono grato per tutto quello che la Società, il Presidente, i dirigenti e gli allenatori hanno fatto e stanno facendo per me. Proseguire qui la carriera è sempre stato il mio sogno; voglio tenere sulle spalle a lungo quel numero cinque e soprattutto voglio offrire il mio contributo per ottenere quanto prima una grande vittoria in gialloblù”.

 

"Mas que un club", direbbero in Spagna ed è proprio così per Michieletto, destinato a diventare una stella assoluta del firmamento pallavolistico mondiale, che nelle stagioni a venire sarà un punto di riferimento per il tecnico Lorenzetti, per il regista Sbertoli e per tutta Trentino Volley. Che, d'altronde, aveva capito già tanti anni fa di avere in casa un vero e proprio fenomeno.

 

“La sua affermazione durante l’ultima stagione ha stupito tanti, ma non noi che lo conoscevamo bene sin dai tempi della Boy League Under 14 – ha spiegato il Presidente di Trentino Volley Diego Mosna -. Alessandro è sicuramente il maggior talento, fisico e tecnico, che la pallavolo italiana abbia espresso negli ultimi anni; siamo fieri che la sua carriera possa continuare nel Club in cui è cresciuto. La firma del contratto triennale è la migliore assicurazione sul futuro di Trentino Volley: i tifosi gialloblù potranno continuare a vedere pallavolo di altissimo livello e sognare in grande”.

 

La Trentino Volley versione 2021 - 2022 (e non solo quella) sarà giovane, molto giovane, ma di enorme talento: in organico ci saranno Michieletto e gli altri Campioni d'Europa Sbertoli, Pinali e Lavia (altro giocatore da tenere sott'occhio: chissà che i due non possano diventare il Bernardi e il Cantagalli degli anni 2000), oltre a due centrali "mostruosi" quali Lisinac e Podrascanin, Kazyiski, che a 37 anni fa eccome ancora la sua figura e il libero Julian Zenger, giovanissimo (24 anni) e di cui si dice un gran bene.

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