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Olimpiadi 2026, Arianna Fontana pronta a lasciare l’Italia e gareggiare per gli Stati Uniti? La campionessa: “Fiducia irrecuperabile”
Rottura completa e forse insanabile tra la Federazione italiana sport del ghiaccio e la pattinatrice (11 medaglie ai Giochi Olimpici Invernali) Arianna Fontana: “Sono stata a Salt Lake City per vedere cosa hanno da offrire gli Stati Uniti. Ho davanti a me decisioni importanti da prendere e tutte le carte sono sul tavolo, anche quelle che pensavo non avrei mai preso in considerazione”

SONDRIO. Nella sua carriera di pattinatrice Arianna Fontana ha vinto ben 11 medaglie ai Giochi Olimpici Invernali che fanno di lei la donna italiana più medagliata di sempre. Un’atleta eccezionale che ha fatto dello short track la sua specialità. Gli ultimi anni della carriera di Fontana però sono stati segnati anche dalle polemiche con la Federazione italiana sport del ghiaccio (Fisg).
Nel 2022 la pattinatrice aveva dichiarato di essere stata boicottata da alcuni compagni di squadra e per questo sarebbe stata costretta ad allenarsi all’estero. Oggi però è bastato un post pubblicato sui social da Fontana per riaccendere asprissime polemiche. “Lascio Salt Lake City dopo aver rimesso i pattini ed esplorato nuove opzioni” ha affermato la pattinatrice. “Ho deciso di aggregarmi al viaggio che Anthony (suo marito e allenatore ndr) aveva già in programma qui per vedere cosa hanno da offrire gli Stati Uniti e Salt Lake City nel caso dovessi continuare il mio viaggio olimpico”.
Secondo alcuni la campionessa olimpica potrebbe scegliere di gareggiare alle Olimpiadi per gli Stati Uniti anziché per l’Italia. “Purtroppo non ci sono state comunicazioni costruttive sulla mia partecipazione ai Giochi Olimpici del 2026 da parte della Fisg dopo che, dall’aprile scorso, ci sono state ammissioni, da parte del presidente della Fisg, di errori commessi e fatto promesse che non sono mai state mantenute. Lo staff rimane, in parte, quello che ha permesso ad atleti di prendermi di mira durante gli allenamenti e questo non è accettabile”.
Per un anno Fontana ha scelto di non gareggiare con i colori Azzurri (peraltro una condizione necessaria affinché si possa rappresentare un’altra nazione alle Olimpiadi). “Questo – ha precisato Fontana – non è mai stato un ‘anno sabbatico’, non ho gareggiato perché non posso giustificare di gareggiare per una federazione che condona comportamenti e decisioni dannose nei miei confronti. Finché quelle decisioni e azioni saranno approvate, non tornerò e se dovessi decidere di competere in futuro, il mio percorso sarà completamente separato da quello che il direttore tecnico e il suo staff hanno pianificato per il gruppo italiano. In quel caso, mi dispiacerà non allenarmi con il resto degli atleti italiani, ma la mia fiducia nello staff tecnico e federale è irrecuperabile. Ho davanti a me decisioni importanti da prendere e tutte le carte sono sul tavolo, anche quelle che pensavo non avrei mai preso in considerazione”.
La risposta della Fisg non si è fatta attendere esprimendo “stupore e rammarico per le gravi esternazioni espresse Arianna Fontana”. La federazione rivendica di aver lavorato “per garantire che l’atleta fosse messa nelle migliori condizioni possibili per competere ancora ai massimi livelli”. E ancora dalla Fisg sostengono di aver fatto tutto il possibile per venire incontro alle richieste (anche economiche) dell’atleta: “Quel che è certo è che d’ora in avanti non tollereremo ulteriori accuse, avvertimenti o intimidazioni da parte di Fontana. L’interesse federale, come già espresso dal Presidente Gios a Pechino in occasione dei Giochi Olimpici Invernali, è la tutela e la salvaguardia del lavoro di un’intera Nazionale e di un intero movimento, che verranno sempre prima degli interessi di un singolo atleta, per quanto vincente. Le medaglie sono e restano importanti, ma non lo saranno mai più del rispetto, dell’educazione, della professionalità e della correttezza”.