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Le carpe erbivore divorano le alghe distruggendo l'ecosistema dei laghi. Al via il reimpianto con i sub per ripristinare lo stato naturale
Al Lago di Fié, con l’aiuto dei sub, parte il reimpianto di alghe divorate da carpe erbivore immesse da ignoti. Obiettivo: ripristinare stato naturale e qualità ecologica del lago

BOLZANO. L'obiettivo è quello di ripristinare lo stato naturale dell'acqua e la qualità ecologica. Sono iniziate questa settimana le operazioni di rimpianto delle alghe nel lago di Fié in Alto Adige. Un'azione che serve ripristinare i danni, creati ai nostri ecosistemi per azioni come quella di introdurre specie aliene.
“Le alghe reimpiantate potranno nuovamente assorbire il fosforo e i nutrienti andando a ripristinare lo stato naturale e la qualità ecologica del lago favorendo la biodiversità", spiega Alberta Stenico, direttrice del Laboratorio biologico dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima. Le operazioni di reimpianto avvengono con la collaborazione di sub.
"Le alghe utilizzate sono specie locali di alghe d’acqua dolce Chara hispida, prelevate dai laghi di Dobbiaco, Anterselva e Braies”, spiega il biologo che segue i lavori Samuel Vorhauser. A causa dell’immissione ad opera di ignoti di carpe erbivore, una specie estranea, nello specchio lacustre, le alghe nel lago erano state completamente divorate e di conseguenza, per la presenza di concentrazioni di fosforo, erano proliferati i cianobatteri. Da qui l’intorbidimento delle acque e il rischio per la balneabilità del lago.

Ulteriori interventi di reimpianto di alghe locali dovrebbero essere eseguiti la primavera prossima e nel successivo autunno. I lavori, coordinati dall’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima avvengono con la collaborazione degli uffici provinciali natura, caccia e pesca, della Stazione forestale di Castelrotto e del Comune di Fié allo Sciliar.
Le acque del Lago di Fié grazie a queste misure dovrebbero riacquisire limpidezza e un buono stato dell’ecosistema. In tal modo potrà essere garantita la balneabilità del lago anche in futuro.
In preparazione del reimpianto, agli inizi di ottobre sulla superficie del Lago di Fié è stata sparsa una sostanza inerte, un'argilla, in grado di legare in modo duraturo i fosfati, sia nell’acqua che nei sedimenti, rendendoli di fatto innocui. Nella fase precedente dell’intervento, erano stati prelevati tutti gli esemplari di carpa erbivora immessi nel lago da ignoti.