Cambiamento climatico: la banchisa artica si sta sciogliendo due volte più velocemente di quanto si pensava
Il progressivo scioglimento della banchisa fa sì che sempre più acqua sia esposta al calore del sole, in un circolo vizioso che porta inevitabilmente ad un continuo aumento delle temperature

TRENTO. Mentre la crisi climatica tende a far aumentare le temperature, il ghiaccio marino artico si sta sciogliendo ad una velocità doppia rispetto a quanto si pensava inizialmente. Un processo che rischia di aumentare esponenzialmente con il passare del tempo, visto che il progressivo scioglimento della banchisa fa sì che sempre più acqua sia esposta al calore del sole, in un circolo vizioso che porta inevitabilmente ad un continuo aumento delle temperature.
Solo recentemente diversi ricercatori hanno portato alla luce l'effettiva portata del processo di scioglimento nella regione Artica. Calcolare lo spessore del ghiaccio partendo dai dati satellitari infatti, è particolarmente complicato perché la quantità di neve che ricopre la banchisa varia sensibilmente. Se finora i dati sulla copertura nevosa arrivavano dalle misurazioni portate avanti dai sovietici dal '54 al '91, con la crisi climatica odierna si è reso necessario adottare nuovi modelli, in grado di produrre una stima dettagliata della presenza di neve nel periodo compreso tra il 2002 e il 2018.
Ed è proprio utilizzando questi dati che i ricercatori sono riusciti a scoprire che il ghiaccio marino nell'area dell'Artico centrale, che forma la maggior parte della regione polare, si sta assottigliando ad un ritmo due volte più veloce di quanto si pensava inizialmente.
“Lo spessore del ghiaccio marino è un indicatore della salute della regione Artica – ha detto al Guardian Robbie Mallet, della University College London, che ha guidato lo studio – e quando l'Artico si scalda, si scalda il mondo intero. Uno strato più spesso di ghiaccio funge da lenzuolo isolante, impedendo all'oceano di riscaldare l'atmosfera in inverno e proteggendo l'oceano stesso dal sole in estate. Se lo strato di ghiaccio è più sottile inoltre, è più difficile che riesca a sopravvivere allo scioglimento durante l'estate Artica”.