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Un impianto irriguo per 78 ettari di terreni agricoli pregiati, prende forma l'opera sull'Altipiano di Brentonico
Un impianto che dovrebbe irrigare circa 78 ettari di terreni agricoli pregiati, in prevalenza vitigni, ma anche destinati alla castanicoltura, alla produzione di cereali, olivi e ortaggi. Il presidente del Consorzio di miglioramento fondiario di Castione, Ezio Sartori, ha fatto il punto sui lavori ancora in corso ma in via di ultimazione

BRENTONICO. Un progetto in agenda da circa vent’anni, poi una decina di anni fa a Castione, frazione del Comune di Brentonico, si sono messi in moto e il grande “impianto irriguo” ha preso forma e ora si conta di renderlo attivo entro il 2022.
Un impianto che dovrebbe irrigare circa 78 ettari di terreni agricoli pregiati, in prevalenza vitigni, ma anche destinati alla castanicoltura, alla produzione di cereali, olivi e ortaggi. E' il presidente del Consorzio di miglioramento fondiario di Castione, Ezio Sartori, che insieme al suo direttivo fa il punto sui lavori ancora in corso ma in via di ultimazione, durante un sopralluogo che si è svolto domenica scorsa dopo aver ricevuto delle rassicurazioni dall'assessora Giulia Zanotelli: la Provincia ha confermato una valutazione positiva sull'opera e sugli impegni per rendere l'opera operativa.
Il grande serbatoio posto lungo la strada che sale da Castione verso Brentonico è davvero un’opera che prevede un cilindro di 42 metri di diametro per circa 9 metri di altezza e che potrà contenere 10 mila metri cubi d’acqua. Con la progettazione e la direzione lavori dell’ingegner Arturo Maffei di Rovereto, vede un costo di oltre 3.321.000 euro finanziati per 2.240.000 dal Servizio agricoltura della Provincia. Mentre a carico dei soci consorziati restano 1.081.000 euro.
Si tratta dunque di una cooperazione tra Ente pubblico e membri del Consorzio di miglioramento fondiario di Castione: uno sforzo sostenuto pienamente dalle amministrazioni comunali di Brentonico che si sono succedute e dalla Provincia.

Il Consorzio associa numerosi possessori di aree coltivate e anche di grandi aree boschive, annovera ben 59 soci direttamente impegnati e interessati all’impianto irriguo: in prevalenza la fornitura idrica interesserà le superfici vitate, irrigate con la formula dell’ala gocciolante, che renderà più stabile e fiorente la produzione di uve Chardonnay per lo spumante, Müller-Thurgau e Pinot nero. Sarà un ulteriore impulso a inserire sempre più l’Altopiano di Brentonico fra le principali zone della Vallagarina che sono state ammesse a partecipare all’Associazione delle Città del Vino in quanto produttrici di vini pregiati.
Al sopralluogo di domenica erano presenti oltre al presidente Sartori anche alcuni membri del direttivo, tra cui Fulvio Benedetti, Michele Piazza, Tranquillo Simoncelli, che hanno rivolto un sentito ringraziamento al collega Mario Aiardi che una decina d’anni fa fu il presidente ideatore del progetto dell’opera.