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Giornata sprechi, Coldiretti: “Ecco quanto cibo viene buttato ogni anno. Effetti importanti su economia e ambiente”
Ieri, 5 febbraio, è stata la giornata nazionale di prevenzione contro gli sprechi alimentari: a livello mondiale, dice la Coldiretti, ogni anno viene gettato un quantitativo complessivo di cibo pari a 1 miliardo di tonnellate

TRENTO. Ogni anno nel mondo viene buttato via un quantitativo complessivo pari a oltre un miliardo di tonnellate di cibo, il 17% di tutto quello prodotto: è da questo dato che, in occasione della giornata nazionale di prevenzione contro gli sprechi alimentari del 5 febbraio, la Coldiretti ha lanciato un appello, parlando di come gli sprechi abbiano un “impatto devastante sull'ambiente e sull'economia, oltre a sollevare un problema etico in una situazione in cui si sono oltre 800 milioni di persone affamate nel mondo”.
A livello globale, secondo i dati Onu: “A guidare la classifica degli sprechi – dice la Coldiretti – sono le abitazioni private dove si butta mediamente circa l'11% del cibo acquistato, mentre mense e rivenditori ne gettano rispettivamente il 5% e il 2%”. Secondo il presidente della sezione trentina dell'Associazione, Gianluca Barbacovi: “Si tratta di un fenomeno che determina anche effetti dirompenti sull'economia, sulla sostenibilità e sul piano ambientale per l'impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. Si stima, infatti, che le emissioni associate allo spreco alimentare rappresentino l'8-10% del totale dei gas serra”.
In particolare nelle case italiane, riporta la Coldiretti, si gettano mediamente ogni anno oltre 27 chilogrammi di cibo all'anno per abitante: “La frutta è l'alimento più sprecato in Italia, con 1,2 chilogrammi a testa che finiscono nella pattumiera in un anno, seguita dal pane, con oltre 0,8 chili pro capite, e poi da insalata, verdure, aglio e cipolle con perdite economiche nei bilanci delle famiglie per quasi 6,5 miliardi di euro”.