Pista da bob, Zaia apre a Innsbruck: "Si valuterà in base ai costi. Attendiamo Roma e vediamo cosa accadrà"
"Dovremo capire bene dai tecnici rispetto all'offerta di Innsbruck quali siano le spese reali che dovremmo sostenere per andarci, dopodiché immagino che qualcuno dovrà prendere una decisione. Attendiamo Roma e vediamo cosa accadrà"

VERONA. La pista da bob di Cortina "è un elemento fondante del dossier di candidatura. Cercheremo di capire comunque quali saranno le decisioni finali del Commissario e del governo rispetto a tutto questo". Sono le dichiarazioni di Luca Zaia, presidente della Regione Veneto che a Verona si è espresso sull'offerta di Innsbruck (che metterebbe a disposizione la propria pista da bob ndr) per le Olimpiadi 2026.
"Dovremo capire bene dai tecnici - ha precisato Zaia - rispetto all'offerta di Innsbruck quali siano le spese reali che dovremmo sostenere per andarci, dopodiché immagino che qualcuno dovrà prendere una decisione. Già un effetto delle Olimpiadi sul bob c'è, cioè che è stato tolto il 'cadavere eccellente' che c'era lì, e quindi la ricomposizione ambientale è stata fatta", ha dichiarato ancora.
La realizzazione della pista da bob a Cortina comporterebbe uno spreco di denaro pubblico non solo immediato (120 milioni di euro per realizzarla) ma anche futuro (con centinaia di migliaia di euro all'anno a carico dei territori solo per mantenerla in funzione). Domenica 24 settembre una grande manifestazione ha portato le ragioni del ''no'' direttamente a Cortina e ieri sulla pista da bob si è espresso anche il consiglio provinciale chiedendo di verificare la fattibilità dell’adeguamento dell’impianto di Innsbruck in tempi e costi compatibili con i Giochi (QUI ARTICOLO).
Nel corso di una conferenza stampa tenutasi stamani a Verona, Zaia ha illustrato la propria posizione: "Io penso che tutto vada messo in relazione ai costi e ai benefici. Resta il fatto che comunque le Olimpiadi si fanno, non vorrei che qualcuno pensasse il contrario - ha specificato -. Innsbruck, da quel che è dato sapere, sembra che abbia fatto un'offerta per un affitto di 17 milioni di euro, senza poi però far tutto il conto di tutto quello che c'è oltre l'affitto, cioè fare un Villaggio olimpico, l'ospitalità. Lì bisogna replicare una 'mini olimpiade'. Io spero che qualcuno si prenda la briga di fare un quadro sinottico: ci sarà un totale, che so, 20, 30, 40 milioni per Innsbruck, e poi Cortina. Ma qui non sono 105 milioni, come dice qualcuno".
"Io non faccio né aperture né chiusure. Ho sempre avuto la stessa posizione: sono andati avanti con la storia di Innsbruck e poi alla fine l'offerta è arrivata dopo mesi e mesi: so che stanno calcolando i conti finali, vedremo quali saranno le differenze. Dall'altra parte non ci sarà un'infrastruttura che resta, qui sì - ha spiegato, sottolineando che, in caso di spostamento delle gare di bob - a Cortina restano comunque molte gare, e ciò non toglie che si possano rivedere alcune location, visto si è già fatto in altre Olimpiadi. Attendiamo Roma e vediamo cosa accadrà", ha concluso.
A esprimersi sulla questione nelle scorse ore è stata anche Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera: "Il sindaco di Innsbruck ha offerto una via di uscita al pasticcio della pista di bob, rinnovando per la seconda volta la propria disponibilità a coprire un terzo delle risorse necessarie per l'omologazione della loro pista di ghiaccio - ha dichiarato Zanella -. Un altro terzo verrebbe coperto dal Land Tirolo e il restante dall'Italia che non è in grado di far fronte alle necessità di costruire una nuova pista. Non ci sono imprese disponibili a realizzare l'opera, dopo il fallimento della gara e del successivo tentativo di una trattativa privata. L'unica soluzione è accogliere la proposta del sindaco Georg Willi".