Pista da Bob a Cortina, anche Ambrosi (FdI) pensa alle alternative: “Rinunciare non significa fallimento, ma responsabilità verso cittadini e territorio”
La deputata di Fratelli d’Italia è cofirmataria dell’ordine del giorno approvato negli scorsi giorni alla Camera per “valutare soluzioni alternative rispetto alla realizzazione della pista da bob a Cortina”. Soluzioni tra le quali spicca la proposta lanciata dal sindaco di Innsbruck per l’utilizzo dell’impianto austriaco (a soli 168 chilometri da Cortina)

BELLUNO. “In vista delle Olimpiadi invernali 2026, si è concretizzato un importante passo in avanti verso un’alternativa al costoso e invasivo progetto di una nuova pista da bob a Cortina”. Sono queste le parole della deputata trentina di Fratelli d’Italia Alessia Ambrosi dopo il via libera arrivato all’unanimità alla Camera (Qui Articolo) all’ordine del giorno che impegna il governo a “valutare l’opportunità di soluzioni diverse” rispetto alla realizzazione dell’impianto a Cortina.
Soluzioni tra le quali spicca la proposta lanciata dal sindaco di Innsbruck, Georg Willi, per l’utilizzo dell’impianto austriaco (a soli 168 chilometri da Cortina), per un costo che complessivamente si aggirerebbe attorno ai 10-15 milioni di euro per il nostro Paese (rispetto ai 124 stimati per la realizzazione del progetto per la pista da bob a Cortina, Qui Articolo).
“Con l’approvazione alla Camera dei deputati all’unanimità dell'ordine del giorno di cui sono cofirmataria – scrive Ambrosi – il Governo si è impegnato ‘a valutare soluzioni alternative rispetto alla realizzazione della pista da bob a Cortina’. Voglio precisare che sono stati persi già 27 mesi per trovare una ditta in grado di realizzare la pista. A fine luglio è andata deserta la prima gara indetta da Simico e il 20 settembre è scaduto il termine per la procedura negoziata ad invito delle imprese, e nessuno si è presentato. L’appalto non è ancora stato assegnato”.
Dal 2019 ad oggi, ribadisce la deputata di FdI: “Il costo relativo all’impianto è triplicato arrivando a 124 milioni di euro. Ma quello che preoccupa maggiormente i cittadini sono i costi di gestione e mantenimento futuri. Abbiamo appreso anche di proposte concrete alternative con la possibilità di affittare la pista a un decimo dei costi di un nuovo impianto che rischierebbe di pesare sulle tasche dei cittadini (in particolare del Comune di Cortina). Il documento che abbiamo approvato alla Camera dei deputati rappresenta quindi una scelta che va nella giusta direzione, che permetterà di evitare inutili sprechi di denaro, ma anche di salvaguardare questo meraviglioso territorio da una colata di cemento che rischierebbe di cambiarne il volto in funzione di un singolo evento sportivo (Torino docet)”.
Allo stesso tempo, conclude Ambrosi: “Se venisse trovata una soluzione alternativa alla pista da bob, a Cortina verrebbero comunque mantenute e garantite numerose gare. Una rinuncia, come in questo caso, non rappresenterebbe certo un fallimento, al contrario, è la dimostrazione di responsabilità, lungimiranza e tutela nei confronti dei contribuenti e dell’ambiente in cui vivono”.