
A Pinzolo le cabinovie si sanificano con una macchina [...]

Scava nell'orto e trova dei cippi di soldati della Grande [...]

La Provincia di Bolzano mette in vendita il rifugio [...]

A Tione una via è dedicata allo squadrista fascista [...]

Aribnb lancia "Un amore in lockdown": il concorso per [...]

Benvenuti nel "Paese della memoria": l'Olocausto e il [...]

Tumori celebrali: presentate le iniziative a favore dei [...]

Bonus alimentare 2021, oltre 2 milioni di euro per [...]

Debutta con numeri da record la home edition di Expo Riva [...]

Coronavirus, End Covid Now: una "task force" di medici e [...]
Il tecnologo Chistè va in pensione dopo una vita dedicata all'orticoltura biologica


Laureato in Scienze Agrarie all'Università di Padova, dal 1961 al 1994 è stato docente all'Istituto Agrario di San Michele
Il 28 novembre 2019 ha lasciato il servizio per pensionamento il perito agrario Gabriele Chistè, tecnologo della Fondazione Mach che dai primi anni ’80 ha svolto attività di consulente tecnico per l’orticoltura e la pataticoltura sull’intero territorio trentino, ma in particolare in Val di Gresta e nelle Giudicarie Esteriori.
A metà degli anni ’80 Chistè ha contribuito personalmente ad introdurre in Val di Gresta la coltivazione biologica di ortaggi.
Determinante è stato l’apporto anche al progressivo cambiamento dell’elenco di ortaggi coltivati in valle. Dai 100.000 quintali di cavoli, carote e patate degli anni ’70 agli attuali 20.000 quintali rappresentati da specie qualitativamente più pregiate e corrispondenti alle richieste di mercato.
In occasione di una recente assemblea di bilancio il cda del Consorzio Val di Gresta gli ha consegnato una targa di riconoscimento per l’attività svolta.
Nelle Giudicarie Esteriori Gabriele Chistè ha fatto ripartire la pataticoltura sostituendo le varietà tradizionali con altre di più recente introduzione, collaborando attivamente con gli amministratori della Copag.