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Alcol, tra i 6 e i 10 anni il primo bicchiere per il 27% degli adolescenti. Solo il 13,5% di mamme e papà affronta il tema dei rischi
La presentazione questa mattina dell'indagine promossa dall’Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcol e dalla Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza realizzata dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento sotto la direzione scientifica del professor Carlo Buzzi

TRENTO. La maggior parte degli adolescenti hanno assaggiato la prima volta un alcolico oltre i 10 anni (41,2 %), anche se una minoranza importante lo ha fatto tra i 6 ed i 10 anni (27,3%). In gran parte lo ha fatto in presenza di figure adulte (71,8%), distinte tra genitori (48,5%), e altri adulti (23,3%).
Questi alcuni dei dati dell'indagine, promossa dall’Osservatorio Permanente sui Giovani e l’Alcol e dalla Società Italiana di Medicina dell’Adolescenza realizzata dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento sotto la direzione scientifica del professor Carlo Buzzi.
La terza indagine nazionale “Adolescenti e Alcol: problema, significato, contrasto all’abuso e risorse sociali” è stata condotta attraverso 1.982 questionari. I giovani interpellati hanno tra i 12 ed i 14 anni e sono residenti in diverse città italiane, campionate in modo rigoroso per area geografica e dimensione dei centri urbani.
Dai dati raccolti si registra come gli adolescenti italiani (13-14enni) che stanno completando la scuola media e si accingono ad entrare nella secondaria di secondo grado, hanno in maggioranza o appena assaggiato (87%), o anche bevuto consapevolmente (77,3%), almeno una volta una bevanda alcolica.
L’esordio con solo coetanei tocca il 9,3% degli intervistati. Si confermano le tradizionali occasioni di “battesimo” con le bevande alcoliche: brindisi (46,6%), e festa tra amici (10,6%). Le bevande “iniziatiche” sono stabilmente il vino ma anche la birra.
La frequenza di consumo (ultimi tre mesi) vede la maggioranza relativa dei rispondenti non consumare (52%), mentre i consumi da 1-2 volte al mese riguardano il 13,9%. I consumi sono in maggioranza durante i pasti (65,8%).
I giovani si dividono in tre tipologie: i non consumatori (astemi o senza alcun consumo recente) sono il 45,2% del campione. Gli occasionali (al massimo 2 volte al mese): 39,7% e gli abituali (almeno una volta a settimana o più): 15,1%.
Il 18,1% degli intervistati dice di essersi ubriacato almeno una volta, dato stazionario rispetto all’indagine precedente. Tra i cosiddetti non bevitori, l’abuso é un esito marginale (3,9%). Il genere maschile è più esposto di quello femminile all’eccesso.
La supervisione famigliare resta un fattore chiave di riduzione del rischio: chi ha bevuto per la prima volta con i genitori ha meno probabilità di sperimentare l’eccesso.
Purtroppo, però, solo il 13,5% di mamme e papà hanno affrontato esplicitamente il tema dei rischi e delle relative conseguenze derivante dall'alcol. Il 31,5% dei genitori non lo ha mai fatto. E’ un dato su cui riflettere per l’importanza della famiglia come primo agente di prevenzione.