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Ordinanza contro i padroni dei cani aggressivi: obbligo di corsi educativi e di uso della museruola e della pettorina
Il sindaco di Riva del Garda Mosaner ha emesso oggi un'ordinanza che punisce i padroni della Pit Bull e del Rottweiler che a gennaio avevano aggredito e ucciso Margot, una piccola Jack Russell. Un provvedimento importante che potrebbe fare scuola anche negli altri comuni trentini

RIVA DEL GARDA. Corsi obbligatori per i proprietari dei cani aggressivi e obbligo di utilizzare museruola e pettorina a doppio moschettone. Lo ha deciso il sindaco di Riva del Garda Mosaner con un'ordinanza firmata oggi per i padroni della Pit Bull e del Rottweiler che a gennaio avevano attaccato una piccola Jack Russell di nome Margot. Una storia che vi abbiamo raccontato anche dal punto di vista di uno dei padroni della Pit Bull che aveva spigato come l'aggressione fosse scaturita dal fatto che Margot era libera e con la pallina in bocca. Insomma, nel cane sarebbe scattato una sorta di istinto predatorio, tanto forte da strappare il guinzaglio di mano al padrone.
Il risultato, però, non cambia: un cagnolino più piccolo è morto, come è successo a inizio mese a Ravina a Franky, un meticcio di taglia media, ucciso da un Bul Terrier nelle campagne dietro le case dei rispettivi padroni. Anche in quel caso le chiacchiere stavano a zero: Franky era stato massacrato dall'altro cane tanto che erano serviti due metri e mezzo di filo di sutura per ricucirgli le ferite provocate dai morsi. Ma le aggressioni di molossoidi e cani di considerati pericolosi sono all'ordine del giorno. L'ultimo dei quali è avvenuto ancora a Riva, la scorsa settimana, e avrebbe visto protagonista da un lato un meticcio e dall'altro, ancora una volta, uno dei due cani protagonisti dell'attacco a Margot. In quel caso l'aggressione era stata compiuta dalla Pit Bull, questa volta sarebbe stato il Rottweiler anche se non è ancora chiaro chi ha aggredito chi e quale dei cani sarebbe stato libero.
Sta di fatto che il sindaco Mosaner oggi ha deciso di intervenire. Dopo i controlli del caso, spiega, "ricevuta dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari l’attesa relazione del veterinario comportamentalista, l’Amministrazione comunale è potuta intervenire sul caso della cagnolina Margot, aggredita e uccisa da due cani di grossa taglia al rione Due Giugno lo scorso 17 gennaio, con una specifica ordinanza".
"La relazione - si legge sul sito ufficiale del comune di Riva del Garda, a cura del Dipartimento di prevenzione, Unità operativa di igiene e sanità pubblica veterinaria dell'Apss - evidenzia che in sede di valutazione i due cani non hanno mostrato segni di aggressività, ma d’altra parte è apparso evidente come le modalità della loro gestione da parte dei proprietari possano invece costituire causa di rischio. Da qui l’ordinanza che dispone a carico dei due proprietari quanto segue: che nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico i cani siano tenuti al guinzaglio con collare e pettorina a doppio moschettone, e indossino la museruola; che i due proprietari frequentino obbligatoriamente un percorso educativo mirato al miglioramento della gestione dei cani fuori, ed eventualmente anche all’interno dell’ambiente familiare, da attivarsi entro dieci giorni dal ricevimento del provvedimento; e che l’attestato di partecipazione al percorso educativo di entrambi i proprietari sia depositato entro e non oltre trenta giorni dalla data di notifica dell’ordinanza".
In caso di infrazione, i due padroni potranno essere sanzionati secondo le regole di polizia urbana (multa tra i 50 e i 300 euro), oltre che di quanto previsto dal codice penale. In questo senso il codice spiega che "chiunque lascia liberi, o non custodisce con le debite cautele, animali pericolosi da lui posseduti, o ne affida la custodia a persona inesperta, è punito con la sanzione amministrativa da venticinque euro a duecentocinquantotto euro" e che "chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall'autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d'ordine pubblico o d'igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a duecentosei euro".
Mosaner conclude citando l'ultimo caso accaduto pochi giorni fa: "Nel frattempo com’è noto, un nuovo caso di aggressione è intervenuto in questi giorni, a danno di un altro cane, a quanto risulta da parte di uno degli stessi cani protagonisti dell’aggressione a Margot. Un fatto che preoccupa e che, con tutta evidenza, riapre il caso, e che ha già portato all’attivazione di una nuova procedura di valutazione, con la già presumibile conseguenza di nuove e più stringenti misure di tutela e di prevenzione, che l’Amministrazione attiverà prontamente una volta ricevuto dall’Apss quanto necessario".