Passa il Giro, devastati gli addobbi delle rotonde: "Israele terrorista''. Volontari al lavoro nella notte per risistemare
E' successo sulla Destra Adige. La sindaca di Villa Lagarina: "Già nella notte siamo stati avvertiti e abbiamo rimesso tutto come prima. Anzi, meglio di prima". La protesta per la partenza del Giro d'Italia da Israele
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ROVERETO. Nemmeno il Giro d'Italia si salva dalla furia iconoclasta degli anarchici roveretani. Come per gli alpini, anche per i ciclisti che oggi sfrecceranno sulla Destra Adige il benvenuto è stato condito con scritte e con sfregi. Gli addobbi sulle rotonde di Villa Lagarina e Aldeno sono stati distrutti.
Le biciclette di colore rosa, i festioni, i fiori: tutti buttato all'aria, calpestato. Le scritte si scagliano contro Israele, prima tappa del Giro d'Italia in memoria di Gino Bartali, 'Giusto tra le Nazioni' insignito da poco - alla memoria - della cittadinanza israelinana.
"Immaginavamo che potesse succedere - spiega la sindaca di Villa Lagarina Romina Baroni - per questo abbiamo tenuto delle scorte di addobbi in vista di questa eventualità. Già questa notte, con il passa parola dei cittadini, i nostri volontari sono stati allertati e alle sette di questa mattina tutto è tornato come prima. Anzi, più bello ancora".
Le biciclette rosa contornate di fiori, gli striscioni di benvenuto, tutto è stato rimesso al proprio posto, in attesa dei ciclisti che in mattinata passeranno per la corsa. "I nostri volontari non si fanno certo scoraggiare" - dice soddisfatta la sindaca.
