Smart City Week al via: sicurezza per i cittadini, con l'app ''Shelly'' ora c'è anche la polizia locale
L'App è gratuita per tutti i cittadini. Basta un semplice click per segnalare degrado urbano, furti, bocconi avvelenati, persone violente, oppure consultare, senza inserire i vostri dati, diversi servizi

TRENTO. Si è inaugurata questa mattina la seconda edizione della Smart city week la kermesse dedicata all’innovazione tecnologica che quest’anno ha come tema portante la partecipazione e l’appartenenza al territorio.

Diverse le figure istituzionali presenti al taglio del nastro: il Commissario Straordinario del Governo italiano per l’attuazione dell'Agenda Digitale Diego Piacentini, il sindaco del Comune di Trento Alessandro Andreatta, l'assessora provinciale all'università e ricerca Sara Ferrari, l'assessora alla innovazione e partecipazione del Comune di Trento Chiara Maule, il presidente del Consorzio dei Comuni trentini Paride Gianmoena, il rettore dell'Università di Trento Paolo Collini, il segretario generale della Fondazione Bruno Kessler Andrea Simoni e il coordinatore IEEE Smart Cities Initiative Dario Petri.
Variegati i filoni che animeranno il festival in questi 4 giorni: da ‘smart land’ ( in cui enti e pubbliche amministrazioni presenteranno i loro progetti, le loro iniziative e i loro servizi) a ‘smart people’ ( in cui testimoni presenteranno visioni del futuro, fatti ed esperienze interessanti), da ‘smart citizens’ ( in cui cittadini, inventori e startup potranno presentare idee, studi e prototipi) a ‘smart solution & Challenges’ ( uno spazio dedicato alle aziende che desiderano incontrare la pubblica amministrazione).
All’interno dei vari stand dislocati nel centro storico della città di Trento, nello spazio dedicato al comune in piazza Duomo, troviamo uno spazio riservato all’app Shelly.
App Shelly è un’applicazione per smartphone nata nel novembre 2015 da un’idea avuta da Gianluca Caliari e Andrea Bolner. Un servizio che mette in comunicazione tra di loro cittadini, forze dell’ordine e comune. L’idea di questi due ragazzi trentini è quello di fornire un servizio alla cittadinanza comodo, snello e veloce e far conoscere diversi servizi messi a disposizione dalla pubblica amministrazione che molti di noi non conoscono.
Una sorta di chat di gruppo di whatsapp ingrandita: il funzionamento dell’app, che ha spopolato in tutta Italia e ha copertura nazionale, è molto semplice, dopo aver effettuato il download, attualmente sono già 20 mila in tutto lo stivale di cui 6 mila solo in Trentino, potrete scegliere di loggarvi per segnalare degrado urbano, furti, bocconi avvelenati, persone violente, oppure consultare, senza inserire i vostri dati, le segnalazione fatti dagli altri utenti su incidenti, pericoli furti.
Un aiuto per i cittadini ma anche per la polizia municipale e il comune.
Le due innovazioni e la nuova release del software sono state presentate oggi nel corso della prima giornata di Trento Smart city.
“Il primo approccio con il comune di Trento - ci racconta Andrea Bolner - lo abbiamo avuto nel corso della Smart city del 2016, abbiamo trovato un accordo e abbiamo fatto un patto con i beni comuni del comune di Trento. E aggiunge ancora - mettiamo a disposizione in modo gratuito la nostra piattaforma all’amministrazione pubblica, in particolare alla polizia municipale. Questa è una novità: abbiamo messo a disposizione della polizia municipale una piattaforma in cui loro possono inserire informazioni geolocalizzate in tempo reale, l’informazione arriva sulla mappa e le persone che sono lì intorno, per un raggio che va da 100 metri a 3 km di distanza, vengono avvertite”.
I cittadini potranno scegliere quali informazioni ricevere in base alle loro esigenze. Anche ad applicazione chiusa riceveranno la notifica. Affinchè l’applicazione funzioni bisogna avere il GPS attivo ma questo non inciderà sulle prestazioni della batteria che non si scaricherà più velocemente grazie ad un algoritmo studiato apposta.
Come accadeva anche in passato saranno pure i cittadini a segnalare eventuali incidenti, rifiuti urbani, degrado e molto altro. La segnalazione arriverà agli organi competenti che verificheranno e interverranno con gli appositi accorgimenti.
L’applicazione viene messa a disposizione dei cittadini e della pubblicata amministrazione gratuitamente.
Ogni segnalazione che il cittadino inserisce sulla piattaforma rimarrà attiva per una durata temporale limitata, un’ora per l’incidente stradale 20 giorni per i bocconi avvelenati.

“Un’altra novità apportata quest’anno - dice Gianluca Caliari- è la possibilità di segnalare rifiuti abbandonati e gli atti vandalici in luogo pubblico. Tramite l’applicazione il cittadino viene messo direttamente in contatto con senso civico, il servizio che a Trento si occupa dei rifiuti abbandonati.”
Assistente personale del cittadino: questo uno degli obiettivi di Gianluca e Andrea che vogliono fornire informazioni al cittadino nel momento del bisogno. Il secondo scopo è diventare un aggregatore di app, fornire uno strumento che possa ospitare i servizi di altri. U’app unica che vada bene in tutta Italia.
Il team è composto dai due fondatori, un gruppo di sviluppatori, specializzati in GIS (un sistema progettato per ricevere, immagazzinare, elaborare, analizzare, gestire e rappresentare dati di tipo geografico) tutti made in Trentino, mentre la parte grafica e il design viene curata dai dei professionisti umbri. La programmazione è iOS e la sicurezza sui dati inseriti dai cittadini è protetta al 100%.
“Un’applicazione - dice Andrea - che viene sposata anche da tante associazioni di volontariato, animaliste che segnalano bocconi avvelenati, ma anche altre che si occupano di degrado urbano e sicurezza pubblica.”