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Trento come Pergine? Arriva la petizione per mettere i passaggi pedonali/ciclabili rialzati. Oss Emer: ''Noi abbiamo azzerato gli incidenti''
La petizione lanciata sulla piattaforma change.org da un membro dell'associazione Trentoinbici. Michele Brugnara: "Ormai la segnaletica stradale non basta. Bisogna tutelare la sicurezza di ciclisti e pedoni"

TRENTO. Sono già 400 le firme raccolte nella petizione per chiedere la posa di passaggi pedonali/ciclabili rialzati e dossi rallentatori alti. Un'iniziativa lanciata da Delfin Migala, membro dell'associazione Trentoinbici, in grado di riscuotere un discreto successo e approvazione in pochissimo tempo.
Il primo risultato è stato raggiunto, cioè le 200 sottoscrizioni minime per portare l'iniziativa all'attenzione di Alessandro Andreatta, sindaco di Trento (Qui petizione). Si parte dal fatto che sono tanti gli investimenti di pedoni e ciclisti in città, l'ultimo nei giorni scorsi in via S. Croce alle porte di piazza Fiera.
"La segnaletica agli attraversamenti pedonali e ciclabili non è più sufficiente: gli automobilisti corrono troppo lungo le nostre strade", commenta Michele Brugnara, consigliere comunale del Pd e tra gli aderenti all'associazione formata da consiglieri, rappresentanti di circoscrizioni e referenti di tante associazioni impegnate a promuovere la mobilità sostenibile, come Fiab, Trentino arcobaleno, Comitato campotrentino, ma anche da tantissimi cittadini.
"Spesso a rimetterci - aggiunge il consigliere comunale - sono i soggetti più deboli, come bambini e anziani: servono queste misure fisiche per far ridurre la velocità ai conducenti delle vetture. E' necessario diffondere una maggiore sensibilità per salvaguardare l'incolumità di pedoni e ciclisti".
Gli esempi sono via Sant'Anna e via Sommarive, passaggi rialzati troppo bassi, che non riescono a frenare le macchine, che continuano a sfrecciare a 70/80 km/h, nonostante il limite a 50 km/h.
"I punti critici - evidenzia il consigliere comunale - sono tanti. Sono tanti gli attraversamenti ciclopedonali che presentano alcune criticità tra vegetazione e passi carrabili che limitano la visibilità a persone e conducenti d'auto, strade a alta percorrenza. La realizzazione di attraversamenti ciclabili rialzati sarebbe la soluzione ideale in quanto obbligherebbe gli automobilisti a fermarsi per permettere a pedoni e ciclisti di proseguire il tragitto in sicurezza".
La petizione mette in luce tanti passaggi difficoltosi per l'alta densità di pedoni e il passaggio di tanti veicoli, soprattutto in prossimità di luoghi sensibili, quali scuole, asili, chiese e parrocchie. Da viale Verona a via 4 Novembre, da via Degasperi a via della Resistenza, da via Veneto a via Caneppele, da via Maccani a via Perini, sono tantissime le strade nel mirino.
"Questa proposta - dice Brugnara - non è una soluzione per creare disagio agli automobilisti, ma un modo per educarli al rispetto di pedoni e ciclisti, ma soprattutto rispetto ai limiti di velocità nei centri urbani".
E l'esempio che viene preso in considerazione è il Comune di Pergine, dove i passaggi pedonali/ciclabili rialzati sono già realtà. "Una misura che funziona - riconosce il sindaco Roberto Oss Emer - in viale Dante, una strada dove ci sono stati morti e feriti gravi, abbiamo azzerato gli incidenti".
Tra le critiche a questi provvedimenti il fatto che trasporto pubblico e soccorsi potrebbero trovarsi in difficoltà. "Nessuno di tutto questo - spiega il primo cittadino - monitoraggi, confronti e dati ci dimostrano che questa mossa è azzeccata, poi quelli che si lamentano ci sono sempre, ma è una decisa minoranza".
Quindi la strada è tracciata. "Compatibilmente con le risorse a bilancio e le situazioni - aggiunge il sindaco - l'intenzione è quella di realizzare altri passaggi rialzati in zone critiche. Pergine deve diventare sempre di più a misura di bambino".
Ma quanto costano i passaggi rialzati? "Dipende dalla situazione e se bisogna intervenire sull'intercettazione delle acqua. Si va - conclude Oss Emer - dal costo dei materiali a opere più consistenti, ma le risorse da investire si aggirano tra i 2.500 ai 10 mila euro massimo".