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"Troppi incidenti, la tangenziale di Trento è la strada più pericolosa del Trentino", Brugnara chiede gli autovelox fissi
Autovelox fissi e limite a settanta su tutta la tangenziale, queste le richieste del consigliere comunale Michele Brugnara per mettere in sicurezza la tangenziale: "Meglio andare piano ma sicuri, piuttosto che rischiare incidenti ed ingorghi". Ianeselli: "L'intervento era già nel Peg, se ne stanno occupando gli uomini della Locale"

TRENTO. Torna all’attacco il consigliere comunale Michele Brugnara, che negli scorsi giorni ha depositato un’interrogazione riguardante l’installazione di autovelox fissi sulla tangenziale di Trento. Il consigliere aveva già depositato una simile interrogazione nel 2019, denunciando il gran numero di incidenti che ancora oggi hanno luogo su questa arteria della mobilità cittadina (basti guardare all’incidente di ieri, lunedì 3 maggio).
“Sulla tangenziale di Trento la velocità eccessiva purtroppo è una costante degli automobilisti e i controlli con autovelox mobili sono rari – spiega Brugnara a ilDolomiti.it -. Questo la rende di gran lunga la strada più pericolosa del Trentino, come riporta anche il rapporto dell’Aci, dal quale si ricava che il pericolo maggiore è proprio l'anello intorno alla città (in particolare la diramazione nord verso il casello autostradale, e la parte centrale da Piedicastello a Campotrentino), ma anche la Piedicastello-Ravina e il tratto del Bus de Vela: in totale nel 2018 si sono verificati ben 242 incidenti, di cui diversi con conseguenze mortali”.
“Oltre ovviamente al problema degli incidenti e delle conseguenze sulle persone, questo crea anche un problema di viabilità – prosegue il consigliere -. Molti infatti decidono di evitare la tangenziale proprio per il comportamento scorretto degli altri automobilisti e questo porta al blocco delle strade cittadine, sicuramente non attrezzate per sopportare lo stesso carico di traffico. Inoltre, quando ci sono degli incidenti sulla tangenziale, si creano lunghe code che bloccano il traffico almeno per un paio d’ore”.
“Per questo motivo – conclude – ho deciso di depositare quest’interrogazione, chiedendo innanzitutto l’installazione di autovelox fissi sulla tangenziale. In più vorrei che venissero aggiornati i dati sull’incidentalità di questo tratto stradale e che venisse uniformato il limite di velocità, fissandolo a settanta chilometri orari su tutta la strada per far diminuire sia gli incidenti che le emissioni degli autoveicoli. Meglio andare piano ma sicuri, piuttosto che rischiare incidenti ed ingorghi”.
La risposta del sindaco Ianeselli, che verrà ufficializzata nei prossimi giorni, è assolutamente positiva. “Il posizionamento di autovelox fissi lungo la tangenziale era già nel Piano esecutivo di gestione (Peg) e se ne stanno già occupando gli uomini della nostra Polizia locale, si tratta solamente di concludere tutto il l’iter autorizzativo. Vogliamo però rendere chiara una cosa: l’installazione di autovelox non è in alcun modo una decisione presa appositamente per fare cassa, è solamente una precauzione che prendiamo nell’interesse della sicurezza dei cittadini”.
Il progetto dunque, ancora nelle sue fasi iniziali, al momento è in mano alla Polizia locale. Il Vicecomandante Sattin spiega: “Il processo non è così semplice perché per poter installare un autovelox è necessario soddisfare alcuni requisiti come la posizione ad almeno un chilometro dal cartello del limite di velocità e la mancanza di intersezioni tra quest’ultimo e il controllo. Ora come ora stiamo parlando con la Provincia per ottenere il permesso di posizionare gli autovelox. In seguito dovremo passare dal Commissariato di Governo, che si occuperà degli aspetti legali e amministrativi. Infine arriveremo alla fase operativa. Probabilmente all’inizio ne installeremo solo uno e poi ci muoveremo da lì”.