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Coronavirus, al lago di Braies ressa di turisti senza mascherina e distanziamento. Un visitatore: ''In troppi non rispettano le regole, servono più controlli''
La bellezza del lago di Braies ha richiamato tantissimi turisti ma purtroppo in molti hanno ignorato i cartelli con le regole da seguire per limitare i contagi da coronavirus

BOLZANO. Pullman di turisti da tutta Italia ma anche dalla Germania e tante altre zone del mondo. In molti senza mascherina e, purtroppo, in pochi a rispettare il distanziamento (Qui articolo).
E' stato un weekend di vera e propria ressa quello appena terminato in una delle località più attrattive del Trentino Alto Adige. Stiamo parlando del lago di Braies, lo specchio azzurro d'acqua circondato dalle montagne che richiama turisti da tutto il mondo (Qui articolo).
Quest'anno la Provincia di Bolzano ha rilanciato il cosiddetto “Piano Braies” con limitazioni di traffico e l'introduzione di incentivi per raggiungere la località in bici, a piedi o tramite le navette. Per offrire la possibilità a tutti di pedalare sono stati aumentati i noleggi di biciclette a Braies, Villabassa e Monguelfo Sul lago sono inoltre stati realizzati ulteriori parcheggi per biciclette.
Interventi importanti che hanno consentito di salvaguardare la salubrità dell'aria e dell'ambiente ma non certo limitato la folla di persone e in questa estate, così particolare, il pericolo di contagi. A poco sembrano essere serviti i cartelli attaccati attorno al lago con l'invito di indossare la mascherina e di rispettare il distanziamento di un metro.

“Di ritorno da una vacanza in Trentino – ci scrive Sara - mi rimangono negli occhi e nel cuore le immagini del lago di Braies e non solo per la spettacolarità di quei luoghi, ma anche, purtroppo, per il mancato rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid da parte di molti turisti”.
Nonostante sia all'ingresso che lungo il percorso ci siano molti cartelli che ricordano le precauzioni anti-Covid, “Molti turisti – spiega - non indossano la mascherina e non mantengono il distanziamento previsto. Spero che nel più breve tempo possibile ci siano iniziative per sensibilizzare i visitatori del lago di Braies perché la salute pubblica inizia dal comportamento del singolo e la trasgressione delle regole non deve essere permessa”.
Fin dalle prime ore della mattina il flusso di turisti è stato continuo sia sabato, giorno di Ferragosto, che domenica. L'attesa di noleggiare una barca per godersi il lago si è trasformata in lunghe code, zero distanziamenti e mascherine sul mento. Ignorati anche in questo caso gli avvisi del personale.

A rendere tutto più complicato è stata la situazione all'interno delle navette. “Eravamo appiccicati in alcuni momenti come delle sardine – spiega un altro turista – e anche se molti salivano indossando la mascherina poi scompariva appena prendevano posto. Servirebbero più controlli”.