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Coronavirus, Conte sul Dpcm: “Lockdown fra Regioni, bus al 50%, chiusi musei e nel weekend i centri commerciali”
L’Italia verso il lockdown fra Regioni, con il nuovo Dpcm nelle scuole superiori fino al 100% della didattica a distanza. Capienza dei mezzi pubblici dimezzata, e coprifuoco nelle ore notturne. Chiusi mostre, musei e centri scommesse e nel weekend i centri commerciali

ROMA. “La difesa della vita umana e della salute è la nostra priorità”, così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato nel suo discorso alla Camera dei deputati il nuovo pacchetto di misure restrittive che potrebbero entrare in vigore già prima del prossimo 4 novembre.
Stando a quanto riferito da Conte il nuovo Dpcm dovrebbe prevedere una sorta di lockdown fra Regioni, almeno verso quelle che hanno raggiunto un coefficiente di diffusione del virus preoccupante, che saranno individuate dal sistema di monitoraggio governativo che prende in considerazione 21 parametri. Dopodiché spetterà al ministro della Salute, tramite ordinanza, inserire i vari territori all’interno di tre diversi scenari che prevedono misure e restrizioni diversi.
Inoltre, con il nuovo Dpcm, e queste sono misure che riguardano l’intero territorio nazionale almeno laddove non si rendano necessari provvedimenti più drastici, è prevista la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali, a eccezione di farmacie, supermercati, tabaccherie ed edicole che si trovano all’interno. Coerentemente alla chiusura di centri scommesse e sale giochi saranno chiusi anche gli spazi di questo tipo che si trovano all’interno di altri esercizi commerciali. Chiudono anche mostre e musei, mentre la capienza dei mezzi pubblici potrebbe essere ridotta al 50%.
Verso le Regioni con elevati coefficienti di rischio legati all’evoluzione della pandemia ci si potrà spostare solo per comprovate esigenze come salute e lavoro. In più su tutto il territori saranno previste limitazioni alla circolazione delle persone negli orari notturni. Per quanto riguarda la scuole superiori è prevista l’integrazione della didattica a distanza, che potrà arrivare fino al 100% delle ore di lezione.