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Coronavirus, guida alpina rimane ferita cadendo dalla parete ora rischia sanzioni. E' il fratello dell'altra guida soccorsa sempre a Campiglio
Il fatto è successo nei giorni scorsi. Il 33enne, guida alpina trentina, dopo aver violato i divieti ed essere andato a scalare, è rimasto vittima di un incidente che ha richiesto l'intervento dei sanitari già sotto pressione per l'emergenza coronavirus. Nel mese di marzo un altro caso

TRENTO. Sono in arrivo sanzioni e anche l'intervento disciplinare da parte del Collegio delle Guide Alpine per il 33enne, guida alpina trentina, che nei giorni scorsi è rimasto vittima di un incidente durante una arrampicata (QUI L'ARTICOLO). Nonostante i divieti e le regole stringenti per evitare che il coronavirus continui la sua diffusione, il ragazzo ha deciso di avviarsi su una parete di roccia nella zona di Madonna di Campiglio.
La cosa incredibile è che si tratta del fratello di quello che qualche settimana fa (QUI L'ARTICOLO) sempre a Madonna di Campiglio aveva accusato un malore al rientro da un'escursione. Anche in quel caso la macchina dei soccorsi già sotto pressione per la situazione di emergenza, si era messa in moto e il giovane aveva anche voluto chiedere scusa conscio del fatto di non aver dato un bell'esempio, in quanto anche lui guida alpina.
Ebbene due giorni fa la macchina dei soccorsi si è dovuta riattivare per suo fratello, anch'egli guida alpina. L'incidente ha impegnato i sanitari che in questi giorni sono già duramente messi alla prova dall'emergenza coronavirus. La situazione che è venuta a crearsi è ancora più grave se si pensa al ruolo rivestito dalla persona coinvolta.
“Il comportamento assunto dalla guida alpina infortunata, che ha agito in assoluta autonomia, a quanto consta è già stato segnalato alla competente Autorità Giudiziaria da parte degli Ufficiali di Pubblica Sicurezza intervenuti nelle operazioni di recupero ai fini dell’adozione dei conseguenti provvedimenti sanzionatori connessi alla violazione dei divieti di mobilità stabiliti a livello nazionale e provinciale” viene spiegato in una nota da parte del Collegio delle Guide Alpine che a propria volta, ha spiegato “attiverà, secondo le tempistiche e le modalità previste dalla legge, le opportune iniziative di propria competenza, prodromiche all’eventuale irrogazione delle sanzioni previste dal vigente Codice Deontologico professionale”.
Il Collegio Nazionale delle Guide Alpine Italiane e i Collegi regionali e provinciali hanno da tempo invitato gli iscritti al rigoroso rispetto dei limiti alla mobilità imposti dai decreti nazionali e locali per il contrasto alla diffusione del COVID-19. E il soccorso
L'invito del Soccorso Alpini a rimanere in casa