Coronavirus, “sto andando a fare una sgambata”, vistosi scoperto il ciclista fornisce false generalità: sanzionato e denunciato
Fermato dai carabinieri mentre sta per imboccare i sentieri di montagna in sella alla bici, decide di fornire false generalità. I militari però lo scoprono e, oltre alla sanzione, dovrà fare i conti una denuncia penale

SAN ZENO DI MONTAGNA (VR). L’uomo, un 50enne di Caprino Veronese, è stato fermato nel comune di San Zeno di Montagna in sella alla sua mountain bike, in perfetta tenuta ciclistica, mentre si dirigeva verso i percorsi fuoristrada. Così i carabinieri hanno chiesto spiegazioni al 50enne circa le motivazioni che lo avevano spinto ad abbandonare la sua abitazione nonostante i decreti in vigore.
L’uomo, più infastidito che preoccupato, rispondeva di non sopportare più le restrizioni che lo obbligavano a casa da settimane, motivo per il quale aveva deciso di andare a farsi “una sgambata” sui monti. A quel punto i militari che lo avevano fermato non hanno potuto fare a meno di contestargli la violazione amministrativa.
Durante la compilazione del verbale, il 50enne ha fornito delle false generalità nell’estremo tentativo di ingannare i carabinieri e scampare alla sanzione. I dati forniti dall’uomo però sono stati verificati nella banca dati delle forze di polizia: l’assoluta mancanza di comunicazioni riguardanti quel nominativo, compresa l’assenza della patente di guida (nonostante l’uomo avesse riferito di possederne una), ha insospettito i carabinieri. Dopo alcune pressioni e dopo aver compreso che la situazione si stava complicando l’uomo ha confessato il suo vero nome.
Adesso, oltre della sanzione amministrativa il 50enne dovrà fare i conti con una denuncia, visto che i militari gli hanno contestato anche l’illecito penale riguardante la “falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri”, che prevede la pena della reclusione da uno a sei anni.