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Trovato un cranio nel bosco, si riapre il caso della bambina scomparsa
Il ritrovamento fatto da un cacciatore, la bambina Iuschra Gazi era scomparsa nel 2018 durante una gita e non si sono avute più sue notizie. Il macabro ritrovamento è avvenuto nelle scorse ore e sarà disposto l'esame del Dna

BRESCIA. Sembra riaprirsi il caso della piccola Iuschra, la 12enne affetta da autismo che nel 2018 è scomparsa durante una gita che stava facendo con altri 14 coetanei. (Qui l'articolo)
La giovane si trovava sull’altopiano di Cariadeghe, nella zona di Serle, in Valsabbia, il 19 luglio del 2018. Da quel momento non ci sono avute più sue notizie.
Quest'oggi, però, si è tornati a parlare del suo caso dopo l'annuncio del ritrovamento, da parte di un cacciatore, tra i boschi di Caino e Serle, di un cranio umano e di piccole dimensioni. Immediatamente l'uomo che l'ha ritrovato ha avvisato i carabinieri ed è stato poi disposto l'esame del Dna. Nei prossimi giorni sono attesi i risultati.
Nel 2018 Iuschra faceva parte di un gruppo che era affidato agli operatori della Fobap (Fondazione bresciana assistenza psicodisabili) composto da sette operatori, sei volontari e da 14 minorenni disabili. Vestita con una maglia gialla a fiori e dei pantaloni neri è svanita dopo una curva lungo uno dei sentieri nel bosco di Serle.
Il timore, fin dal primo momento, era stato che la bambina fosse caduta in una delle tante doline, dei buchi nel terreno molto profonde.