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Coronavirus in Veneto, ecco il "tampon-spritz", il test gratuito per i giovani che popolano le piazze dell'aperitivo
Il prossimo fine settimana le piazze dell'aperitivo di Verona ospiteranno dei gazebo in cui svolgere un test gratuito e volontario. L'iniziativa fa parte di uno studio condotto dall'Università di Padova. E il presidente Luca Zaia l'ha già ribattezzato "tampon-spritz"

VERONA. E' già stato ribattezzato il “tampon-spritz”. La campagna di screening lanciata dall'Università di Padova e sostenuta dalla Regione Veneto con 185mila euro sbarca infatti anche nelle piazze, a partire dalla stessa Padova. Lo studio condotto dal docente di Igiene e medicina preventiva dell'Ateneo patavino Vincenzo Baldo – con cui si è rilevata in gennaio una prevalenza dell'infezione Covid-19 pari a 3 casi ogni 1000 abitanti – ora andrà a testare anche i ragazzi che popolano i luoghi dell'aperitivo.
Prima di loro, a essere sottoposti ai test erano stati i dipendenti della grande distribuzione, il personale e i familiari delle Università di Padova e di Verona, i militari della guardia di finanza e i volontari della Croce rossa. “Lo scopo di questa fase del piano è di tenere alta la soglia d'attenzione, per questo fare i tamponi il sabato pomeriggio e in piazza ha il significato di dire, state attenti”, ha spiegato in conferenza stampa il professor Baldo.
Condotto appunto nei luoghi e nei “tempi” dell'aperitivo, lo studio vedrà impegnati una decina di sanitari che testeranno con tampone rapido tutti coloro che vorranno mettersi a disposizione. Nel giro di un quarto d'ora, il test, di terza generazione, sarà in grado di essere processato e di dare il risultato.
Sotto la lente degli studiosi vi saranno quindi gli effetti della socializzazione nella diffusione del virus. Così è avvenuto nello scorso fine settimana a Padova e così avverrà a Verona in quello a venire. L'adesione fino ad ora è stata buona, anche tra chi non rientra nel target dei giovani tra i 18 e i 25 anni.